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VERONA CAPITALE DELL’AGRICOLTURA: I 50 ANNI DELLA PAC, SENZA LA QUALE FORSE OGGI NON CI SAREBBE AGRICOLTURA. A FIERAGRICOLA (2/5 FEBBRAIO) RIFLETTORI ACCESI SULLE SFIDE DEL COMPARTO. IL DG MANTOVANI: “UNICA FIERA EUROPEA RIVOLTA AL MONDO AGRICOLO”

Fieragricola porta al centro del dibattito l’agricoltura. E lo fa da Roma, dal Ministero delle Politiche Agricole, dove il ministro Mario Catania anticipa la posizione italiana sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac), politica senza la quale forse non ci sarebbe più neppure l’agricoltura in Europa. “Così come è impostata - dichiara Catania - la proposta del Commissario europeo all’Agricoltura, Dacian Cioloş, non soddisfa l’Italia. Lo ribadirò al direttore generale Manuel José Silva Rodriguez, a Fieragricola (2-5 febbraio) a Verona, perché l’agricoltura italiana non è tutelata, ma viene trascurata a vantaggio delle grandi estensioni”.
Fieragricola si conferma, dunque, luogo di dibattito elevato e si appresta a festeggiare, le 110 edizioni, a 50 anni dall’invenzione della Politica Agricola Comune. Due storie che si intersecano, con l’obiettivo di far crescere l’agricoltura: dal 1898 a Verona, dal 1962 a livello comunitario.
Il “Viaggio al centro della terra” di Fieragricola (così recita lo slogan 2012) parte dall’estero: l’internazionalizzazione, aspetto centrale della gestione globale di Veronafiere, si rafforza ulteriormente per Fieragricola; “ci saranno oltre 320 buyer esteri da 46 Paesi del mondo. Con la sua trasversalità verso tutto il mondo dell’agricoltura, Fieragricola si conferma un vero international agri-business show. I numeri? 1.300 espositori da oltre 20 Paesi, su una superficie di 126.000 metri quadrati coperti, tanti dedicati a prove dinamiche. Senza dimenticare i 750 animali da reddito presenti nella sezione della zootecnia”.
Fieragricola è, dunque, professionalità e spettacolo, business e divertimento, tutte anime di un grande evento fieristico. Cinque sono le aree tematiche: i punti cardine sono l’agrimeccanica (dedicata alle innovazioni tecnologiche e di processo nel campo della meccanica, macchine e attrezzature agricole), Agriservice (servizi innovativi per lo sviluppo dell’agricoltura ed opportunità per differenziare attività e fonti di reddito), Zoosystem (tecnologie ed attrezzature per l’allevamento da reddito, prodotti per la nutrizione e la salute animale, centri di fecondazione e società per la commercializzazione del seme, strumenti ed apparecchi veterinari), Bioenergy Expo (dedicato alle energie da fonti rinnovabili in agricoltura, www.bioenergyweb.it), Agripiazza (mezzi tecnici per l’agricoltura). E poi incontri tecnici e scientifici, esibizioni, prove dinamiche: su tutti il convegno d’apertura (2 febbraio), con il Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, del presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, del direttore generale della Commissione Europea dell’Agricoltura, José Manuel Silva Rodrìguez e dei rappresentati delle organizzazioni del settore. Importante anche il forum dell’agricoltura sostenibile “che anticipa - specifica Mantovani - il nuovo corso ecosostenibile dell’agricoltura europea post 2013”. Ed ancora precision farming e agricoltura conservativa, per contenere i costi produttivi e diminuire l’impatto ambientale, e le nuove frontiere dell’agricoltura, che si scopriranno anche con una ricerca Nomisma, commissionata da Fieragricola e “L’Informatore Agrario”, altro atout di Fieragricola 2012.
Info: www.fieragricola.it

Focus
Integrare all’attività agricola trasformazione di prodotti agricoli, vendita diretta o agriturismo paga, soprattutto in tempi di cali di redditività per le aziende italiane (tra il 2005 e il 2011, in base a dati Eurostat elaborati da Nomisma si è registrato -10,9%). Emerge dalla nuova ricerca “Evidenze e prospettive della diversificazione economica in agricoltura: dall’agriturismo all’agrinido” de “L’Informatore Agrario”, con Nomisma e Veronafiere, di scena a Fieragricola il2 febbraio.
“In base a stime Nomisma dal 2000 al 2010 il valore economico riconducibile ad attività di diversificazione è cresciuto da 5,3 a 10 miliardi, arrivando a incidere per circa il 20% sul valore complessivo della produzione agricola” spiega Antonio Boschetti, direttore de “L’Informatore Agrario”, rivista di agricoltura professionale da oltre 60 anni. Attraverso questa ricerca, effettuata su un campione di 1.000 imprese agricole diversificate, abbiamo voluto verificare gli orientamenti futuri”.
Un mondo, quello dell’agricoltura multifunzionale, che viene riconosciuto dai suoi attori come una importante leva competitiva e come fonte di innovazione strategica. Tra le attività più scelte dagli imprenditori italiani spiccano la vendita diretta (75%), la trasformazione delle produzioni (66%), l’agriturismo (60%) e la produzione di energia (37%). Per il 58% delle aziende interpellate dall’indagine L’Informatore Agrario/Nomisma/Veronafiere emerge che, proprio grazie a queste attività, la redditività d’impresa ha registrato un incremento nel tempo. Inoltre, se si valuta il peso economico delle attività diverse da quella agricola rispetto al reddito complessivo aziendale emerge un’incidenza media del 31%, segnalando il forte contributo di tali attività alla sopravvivenza e crescita delle aziende, così come alla produzione di esternalità positive (salvaguardia ambientale e territoriale, processi di inclusione sociale ...).Tra le criticità sono state indicate l’espletamento di pratiche burocratiche (50%) e il reperimento di risorse finanziarie per effettuare gli investimenti (20%).
Quali le prospettive? Tenuto conto che il 61% delle aziende agricole ha un proprio sito Internet per la promozione e il 51% dichiara di vendere i propri prodotti con un marchio aziendale, il 61% ha dichiarato di voler introdurre nel giro di 5 anni nuove attività: da corsi di cucina (42%) a percorsi guidati nei boschi/campi e raccolta collettiva di prodotti agricoli (entrambi 10%), servizi di recupero sociale, pettherapy (7%) e agri-nido o campi estivi per bambini (6%).
- La ricerca L’Informatore Agrario/Nomisma/Veronafiere “Evidenze e prospettive della diversificazione economica in agricoltura: dall’agriturismo all’agrinido”

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