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TENDENZE

Verso uno stile di vita più sano e sostenibile: a gennaio tornano Veganuary e Dry January

Due challenge globali per un mese senza carne e senza alcol. E tra i cibi di tendenza per il 2025 vincono quelli “plant based”
ANALCOLICI, DRY JANUARY, VEGAN, VEGANUARY, Non Solo Vino
Senza carne e senza alcol per un mese, le sfide di gennaio

Tra i più diffusi buoni propositi di inizio anno c’è quello di uno stile di vita healthy e sostenibile: mangiare più frutta e verdura, fare attività fisica ricaricandosi con gli alimenti corretti e, in generale, pensare maggiormente alla salute. Ma ai classici regimi dimagranti o detox adesso si aggiungono due trend che stanno prendendo sempre più piede a livello internazionale: Veganuary - la challenge globale nata nel Regno Unito nel 2014 che ha già ispirato milioni di persone in tutto il mondo a provare un’alimentazione vegetale - e Dry January - che prevede un mese intero di astinenza dall’alcol, dopo gli stravizi delle feste. Intanto gli alimenti più ricercati per il 2025 sono già virali sui social: sani ma anche gustosi, adattogeni e nutrienti. Dai cibi “plant based” a quelli fermentati, dalle bevande idratanti alle alternative al caffè, passando per le spezie orientali.
Gennaio è il mese del Veganuary, l’iniziativa globale che incoraggia le persone a provare un’alimentazione priva di ingredienti di origine animale per tutto il mese, un fenomeno in crescita anche in Italia. Sempre più consumatori scelgono, infatti, di adottare una dieta vegetale, spinti da motivazioni etiche, ambientali e di benessere personale: secondo gli ultimi dati, nel 2024 è vegetariano il 7,2% della popolazione, seguito dal 2,3% di chi si dichiara vegano. Complessivamente, quasi un italiano su 10 segue una dieta priva di carne, in netto aumento rispetto al 6,6% del 2023. Tra il 2014 e il 2024 la percentuale di vegani è addirittura quadruplicata.  Lo scorso anno circa 25 milioni di persone hanno preso parte al Veganuary, e nel 2025 i numeri sono destinati a salire ancora di più grazie all’adesione alla campagna di Malesia, Perù e Canada. Inizialmente diffuso solo nei paesi anglosassoni, Veganuary oggi include partner in 20 Paesi, tra cui l’Italia, con partecipanti che si iscrivono da ogni parte del mondo.
Questa crescita si riflette anche nelle scelte dei ristoratori: in Italia - secondo un sondaggio SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali - il 61% dei locali propone alternative vegane e/o vegetariane nel proprio menu, una dimostrazione di come la ristorazione stia evolvendo per soddisfare nuove esigenze.
Durante tutto il mese di Veganuary moltissimi influencer e content creator promuoveranno l’iniziativa sui loro canali. Ma non solo: sono state un centinaio le aziende che hanno aderito alla campagna (Carrefour e Kioene in prima fila), con il lancio di nuove opzioni a base vegetale , offerte speciali sui loro prodotti veg e campagne di promozione. Tra i partner ufficiali c’è l’associazione Essere Animali: per chi si iscrive al sito Veganuary in omaggio un ricettario vip e i consigli della nutrizionista Silvia Goggi. “L’impatto di questa iniziativa è davvero importante - spiega Claudio Pomo, responsabile sviluppo di Essere Animali, partner ufficiale per l’Italia della campagna globale - per ogni milione di persone che mangia vegano per un mese vengono risparmiati oltre 6 milioni di litri d'acqua, 100.000 tonnellate di CO2 e più di 3 milioni di vite animali. In Italia a gennaio 2024 hanno provato Veganuary ben 1,7 milioni di persone e non vediamo l’ora di vedere questi numeri crescere ancora di più nella nuova edizione”.
Un mese all’anno senza alcol: per i medici e i promotori dell’iniziativa, partecipare al “Dry January” (o “Sober January”) permette di mettere in discussione il proprio consumo e misurare i benefici dell’astinenza sulla propria salute. Ma l'obiettivo non è solo quello di far riposare il corpo, bensì di sperimentare in prima persona una vita quotidiana senza alcol. Invece di concentrarsi sui rischi posti da una sostanza - in questo caso l’alcol - si mettono al centro i benefici di rallentarne il consumo. É una challenge che rispecchia perfettamente le tendenze dei consumi mondiali: secondo un report dell’International Wine & Spirits Research, la principale fonte di dati ed analisi del settore, in dieci mercati chiave il mercato combinato no e low alcol crescerà, con un tasso composto di crescita annuale del 4% in volume fino al 2028, con le bevande analcoliche a trainare la crescita con uno stimato +7% in volume, mentre i dati riguardanti i prodotti a bassa gradazione rimarranno sostanzialmente statici.
Intanto il nuovo anno comincia con i superfood di tendenza, e gli alimenti più ricercati per il 2025 sono già virali sui social. Sani ma anche gustosi, adattogeni e nutrienti, e preferibilmente “plant based”: KoRo, brand di prodotti food innovativi, ne ha fatto una raccolta, sovrapponendo i trend di Instagram e TikTok con gli studi scientifici e gli argomenti più dibattuti dagli esperti del settore. Il risultato: nella dieta degli italiani faranno il loro ingresso sempre più alternative vegetali alle proteine animali, cibi fermentati, piccanti e speziati, e diverse alternative alla caffeina. 
Il trend che sempre più sta diventando uno stile di vita è mangiare plant based. Ogni anno, infatti, cresce in tutto il mondo il numero di consumatori che sceglie di abbracciare una dieta solo in parte o completamente vegetale. Lo dimostra il successo del Veganuary, un modo per avvicinare quante più persone possibile all’alimentazione “plant based”, partendo con una sorta di gioco al quale partecipano anche personaggi noti a livello internazionale, come Billie Eilish, Joaquin Phoenix, Paul McCartney, solo per citare alcuni ambassador.
Se già in quest’ultimo anno l’interesse per i cibi fermentati era in crescita, nel 2025 la fermentazione dei cibi sarà una delle preparazioni culinarie di maggior trend. Tra gli esempi più troviamo la kombucha, ottenuta dalla fermentazione del tè zuccherato. In termini di benefici per la salute, molti alimenti fermentati contengono peptidi bioattivi o altre piccole molecole dall’effetto antiossidante, capaci di modulare il microbioma intestinale e migliorare la salute dell'intestino aiutando nella digestione.
Sempre più in primo piano l’idratazione: le bevande sportive ed energetiche tradizionali sono sempre più criticate per il contenuto di coloranti e zuccheri, e i consumatori sono alla ricerca di alternative realizzate con ingredienti funzionali e naturali, su misura per le esigenze specifiche, prive di stimolanti artificiali. Eccone allora tre tra cui scegliere, 100% naturali: dalla Siberia arriva il succo di caprifoglio blu, ottenuto dalle bacche della pianta, dal gusto fruttato-acidulo. È detto anche “la bacca dell’eterna giovinezza” perché i suoi frutti sono ricchi di vitamine e minerali, oltre ad essere un tonico rigenerante per stomaco e fegato. Per chi è alla ricerca di un concentrato di energia, è perfetto lo shot di zenzero e mandarino bio: il puro potere della frutta da integrare facilmente nella routine quotidiana trasformando l’acqua in una vera esplosione di gusto. Versatile e perfetta per realizzare gustosi mocktail, frullati e smoothie deliziosi è l’acqua di cocco bio, che garantisce un’ottima idratazione pre e post allenamento grazie a sodio e potassio.
Cresce poi l’interesse per le alternative alla caffeina, che forniscano energia senza nervosismo, ansia o disturbi del sonno associati ad alte dosi di questa sostanza. Con l’obiettivo di potenziare le funzioni cognitive e dare un’energia più equilibrata e sostenuta, l’ingrediente di tendenza sarà il guaranà: già usato da tempi antichi come polvere miracolosa dai Guaranì, popolo indigeno del Brasile da cui prende il nome, oggi le ricerche scientifiche ne hanno rivelato i benefici per ridurre l’affaticamento fisico e mentale. Un superfood apprezzato da creativi, studenti e professionisti che hanno bisogno di rimanere acuti e concentrati per lunghi periodi. Il caffè di lupini bio è, invece, il sostituto del caffè ideale per tutti coloro che vogliono fare a meno della caffeina, ma non vogliono rinunciare al gusto e all’aroma, dato che questa bevanda ha un sapore quasi identico a quello del classico caffè. Si ottiene dal lupino dolce, che appartiene alla famiglia dei legumi, quindi è senza glutine e contiene molte proteine, vitamine e oligoelementi.
Infine, nel corso dell’anno impareremo ad aggiungere molte più spezie alla nostra alimentazione: torneranno infatti in voga i sapori e gli aromi esotici provenienti dall’Oriente. Si tratta di ingredienti versatili che racchiudono sia sapore che benefici funzionali per la salute, da utilizzare per arricchire zuppe, sughi, dolci e bevande. Largo quindi al peperoncino e snack piccanti, come mix di frutta secca e mais piccante che include arachidi, mais e anacardi tostati e aromatizzati. Oppure il mix per conserve per dare un twist alle verdure dell’orto con semi di senape, punte di aneto, pepe nero, pimento, bacche di ginepro, foglie di alloro e chiodi di garofano.

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