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VIA LIBERA DELLA UE AL GELATO OGM: LO COMUNICA LA FONDAZIONE DIRITTI GENETICI. COLDIRETTI: “NUOVO INCUBO ESTATE. VERO “ATTENTATO” CHE METTE A RISCHIO LA CREDIBILITÀ E L’IMMAGINE GENERALE DEL MADE IN ITALY NEL MONDO”

Gelati dietetici che non si sciolgono grazie ad una proteina sintetica ottenuta da lievito geneticamente modificato: li starebbe per lanciare, secondo la Fondazione Diritti Genetici, la multinazionale Unilever, che già da quest’anno potrebbe immettere sul mercato sorbetti transgenici con il 50% in meno di grassi e minori costi di produzione. Il tutto grazie a una proteina sintetica, la Isp (Ice Structuring Protein), isolata originariamente da un pesce artico e riprodotta in laboratorio attraverso la fermentazione di un lievito geneticamente modificato. La proteina ha appena ottenuto il via libera dalla Commissione Europea e potrà essere utilizzata nella preparazione di gelati nei 27 paesi dell’Unione già nel 2009. Per la Coldiretti la contaminazione da Ogm del prodotto alimentare più amato dai grandi e dai bambini è “un vero incubo per la prossima estate durante la quale potrebbe essere commercializzato per la prima volta un gelato transgenico. Un vero “attentato” che mette a rischio la credibilità e l’immagine generale del made in Italy nel mondo dove le esportazioni di gelato sono aumentate del 43% in valore nel primo mese del 2009 dopo che nel 2008 le spedizioni all’estero hanno sfiorato per la prima volta i 200 milioni di euro”.

La Fondazione Diritti Genetici precisa che il via libera dell’Esecutivo si basa sul parere positivo espresso nel luglio 2008 dall’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha escluso il rischio di allergenicità in seguito all’ingestione dei prodotti contenenti Isp. “Ma i ricercatori indipendenti dell’Indipendent Science Panel già nel 2006 avevano dimostrato che la proteina della Unilever non è sostanzialmente equivalente a quella prodotta dal pesce artico - sottolinea Nicoletta De Cillis della Fondazione Diritti Genetici - e anzi costituisce un allergene, proprio per la sua derivazione da lieviti transgenici”.

Il successivo parere dell’ente preposto all’approvazione dei “novel foods” (Acnfp), “sebbene favorevole al prodotto - continua De Cillis - aveva convalidato la tesi della possibile allergenicità,
proponendo l’etichettatura obbligatoria con l’indicazione di prodotto Ogm, ma l’opzione è stata esclusa dalla decisione della Commissione. Il nuovo ingrediente sarà infatti etichettato semplicemente come “proteina Isp”, in base alla attuale normativa Ue che non sottopone casi come il gelato della Unilever alla regolamentazione prevista per gli Ogm”.

Secondo la Coldiretti il consumo di gelato annuale è stimato in Italia in oltre 15 chili a persona per una spesa di 5 miliardi di euro destinati all’acquisto di coppe, coni, bastoncini e vaschette, dei quali il 60% di tipo artigianale e il 40% industriale. La ricerca di genuinità nel consumo di gelato è dimostrata dal fatto che tra le tendenze della nuova stagione si è assistito al tramonto dei gusti “artificiali”, come ad esempio il puffo, ad una riscoperta dei gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio come la frutta. In particolare, per la Coldiretti, si è verificata una moltiplicazione delle iniziative volte a garantire la genuinità del prodotto a partire dall’impiego di latte fresco di produzione locale al posto dei surrogati a basso costo. Cresce la preparazione casalinga di gelati che consentono un’accurata selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, ma sul mercato non mancano però le novità come la produzione di gelati a base di latte d’asina, particolarmente apprezzato per le sue proprietà, le agrigelaterie, che offrono gelati ottenuti da latte appena munto in stalla o gusti a “chilometri zero”, perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente: dall’amarone in Veneto al pistacchio di Bronte in Sicilia, dal bergamotto in Calabria ai frutti di bosco di Cuneo. Esempi di creatività che, secondo la Coldiretti hanno ulteriormente aumentato il numero di gusti disponibili che hanno oramai superato i 600.

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