Divieto di caccia e pesca. Vietato calpestare le aiuole. Vietato gettare oggetti dai finestrini. Questi erano i soli divieti che ci venivano intimati, fino a qualche tempo fa. L’ultima ondata proibizionista, invece, è stata uno tsunami: “Vietato fumare nei locali pubblici, Vietato circolare la domenica in città e, in futuro, Vietato bere e Vietato ingrassare, dato che il ministro della Sanità vorrebbe ripetere l’operazione antifumo con gli alcolici e imporre il limite a 102 centimetri di circonferenza alle italiche pance. E così, il proverbio “tanto fumo, niente arrosto” per chi è fuori misura diventerà “niente fumo e niente arrosto”.
Tutti questi divieti, che in linea di principio sono giusti, diventano proibizionismo puro quando non lasciano spiragli al buon senso. E si sa, proibizionismo chiama trasgressione… Basta vedere cosa successe in America: non si vende alcol ai minori ma i ragazzi vanno in giro tracannando bottiglie di whisky nascoste nei sacchetti di carta. E in armeria chiunque può ordinare pistole e munizioni, basta non mettersi a fumare quando il commesso incarta il Cannone! Non so se la Tolleranza Zero sia un bene, so che di auto a idrogeno non se ne vedono, che il biossido fa danni quanto le sigarette (ma sui parafanghi delle auto non c’è scritto “questo scarico nuoce gravemente alla salute…”.
Rinunciare al fumo, non mangiare per paura del panciometro, non bere neppure un goccio di grappa … di questo passo,. Finiremo dallo psicoanalista. Che dopo averci ascoltato, ci saluterà con una pacca sulla spalla: “Lei è sanissimo! Lasci perdere le paure, si goda la vita!”.
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