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Allegrini 2024
CLASSIFICHE

VinePair, dalla Sicilia al Piemonte, quanta Italia tra i 30 vini rossi da aprire nel 2021

Qualità e varietà, da Fontanafredda a Planeta, da Allegrini a Sella & Mosca, da Col d’Orcia a Tasca d’Almerita

La forza del vino italiano, non lo scopriamo certo oggi, sta nella capacità di offrire un’enorme varietà, ad ogni fascia di prezzo, garantendo al contempo qualità e capacità di soddisfare ogni genere di tasca e di palato. Lo sanno bene i wine lovers Usa, mercato che, spesso e volentieri, ha tirato la volata a interi territori, facendone la fortuna. Pensiamo al Pinot Grigio, ma anche al Brunello di Montalcino e al Chianti Classico e, più recentemente, al Prosecco, una moda che non sembra conoscere fine. Per un consumatore americano, però, divincolarsi e saper scegliere nella complessità della produzione italiana, non è semplice, da qui la fortuna di critici enoici come James Suckling e Robert Parker, ma anche di un portale come VinePair, che non dà solo punteggi, ma veri e propri consigli, ragionati, per gli acquisti. Selezionando, ad esempio, i 30 vini rossi da bere nel 2021, divisi in tre fasce di prezzo: sotto i 15 dollari, tra i 15 e i 30 dollari e sopra i 50 dollari.
Inutile dire che, proprio in virtù di quanto scritto sin qui, l’Italia è assai ben rappresentata. Nella prima fascia, che potremmo definire dei vini quotidiani, troviamo la Barbera 2018 “Briccotondo” di Fontanafredda e il Sicilia Doc “La Segreta” 2017 di Planeta. Nella seconda, delle bottiglie da stappare con gli amici a cena, ecco il Palazzo della Torre 2016 di Allegrini, emblema dei rossi del Nord-Est, l’Etna Rosso 2017 “Ghiaia Nera” di Tenuta Tascante, la cantina alle pendici del Vulcano di Tasca d’Almerita, da uno dei territori in rampa di lancio tra i wine lover Usa, il Cerasuolo di Vittoria Classico 2015 di Valle dell’Acate e il Carignano del Sulcis Riserva 2014 “Terre Rare” di Sella & Mosca. Infine, tra le etichette su cui puntare per un’occasione speciale, senza porsi troppi limiti di spesa, i tre grandi rossi di Toscana, Piemonte e Veneto: il Brunello di Montalcino 2015 di Col d’Orcia, il Barolo 2016 di Massolino e l’Amarone della Valpolicella Classico 2015 di Allegrini.

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