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VINO E FORMAZIONE

“Vini italiani e mercati mondiali”, torna il Master Ais, con le Università di Pisa e Siena

Antonello Maietta, presidente Ais: “l’obiettivo è quello di formare professionisti in grado di raccontare il vino italiano all’estero”
AIS, ANTONELLO MAIETTA, MASTER, SANT'ANNA, VINI ITALIANI E MERCATI MONDIALI, Italia
Torna il master “Vini italiani e mercati mondiali”

Formare e consolidare una professionalità ancora poco o marginalmente presente in Italia, che riesca a comunicare, con le competenze sviluppate nella fase di formazione in aula e di stage aziendale, il valore aggiunto identitario e culturale del vino italiano così da avere gli strumenti giusti per poterlo promuovere e diffondere sui nuovi mercati mondiali, e consolidarne la presenza nei mercati emergenti, in quelli in espansione ed in quelli più consolidati. È l’obiettivo del Master Universitario di primo livello “Vini italiani e mercati mondiali”, il corso di alta formazione promosso dall’Ais - Associazione Italiana Sommelier e organizzato, ormai da qualche anno, in collaborazione tra tre Università: Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisae Università per Stranieri di Siena. Per iscriversi al master, diviso in tre moduli e rivolto principalmente ai laureati in materie viticoltura, enologia, materie agrarie, economia e comunicazione, c’è tempo fino al 7 ottobre, e l’obiettivo del corso, che durerà 850 ore, passa per un piano didattico integrato ed articolato e con docenti altamente qualificati, sia accademici che professionisti del settore specifico. Il Master andrà a costruire quindi una professionalità con conoscenze del settore viticolo-enologico, in termini sia di produzione sia di commercializzazione, di marketing e comunicazione, e delle caratteristiche dei diversi mercati mondiali, affiancate e rinforzate da quelle ottenute attraverso il conseguimento del diploma di sommelier Ais - Associazione Italiana Sommelier, il cui corso è parte integrante del piano formativo come modulo specifico del Master.
“Quando lo progettammo, ormai cinque anni fa - ricorda a WineNews il presidente Ais Antonello Maietta - era un concetto decisamente innovativo, ed oggi resta un Master assolutamente all’avanguardia, che forma una professionalità di cui le aziende hanno sempre più bisogno. Con il mercato interno ormai saturo e ristagnante, del resto, comunicare il vino italiano sui mercati esteri diventa fondamentale, è una risorsa che serve e sui cui c’è ancora molto da lavorare. Chi si candida, deve imparare a conoscere e raccontare le tante peculiarità enoiche del Belpaese, è un percorso difficile, cui si affacciano laureati che arrivano da tanti campi, da percorsi di viticolutra ed enologia a studi di economia o comunicazione, con il corso Ais che, in un certo senso, fa da collettore tra le diverse discipline affrontate all’interno del Master. La familiarità con la degustazione - continua Maietta - è fondamentale per la valorizzazione del prodotto, che ovviamente poi avrà bisogno di essere promosso in modo diverso nei diversi Paesi, è difficile e poco proficuo, ad esempio, puntare sulla Cina per una denominazione emergente. L’aspetto positivo - conclude il presidente Ais - è che il 70-80% degli studenti trova lavoro quasi subito, spesso e volentieri nelle stesse aziende hanno fatto lo stage, perché sono anche i produttori interessati a professionalità de genere, che non vogliono certo lasciarsi sfuggire”.
Il percorso, come detto, si divide in tre moduli: I Modulo Discipline di base e propedeutiche (80 ore), Origini e storia della viticoltura italiana, elementi di tecniche viticole e principi di viticoltura biologica, Elementi di enologia e sostenibilità delle produzioni enologiche, Elementi di legislazione vitivinicola, Economia del vino; II Modulo Strategie di marketing e di promozione (110 ore): Principi di marketing dei prodotti agro-alimentari, Marketing dei prodotti enologici, Web marketing e e-commerce del vino, Strategie per l’export del vino e la figura dell’export manager, Turismo del vino ed organizzazione di eventi promozionali; Marketing non convenzionale e neuromarketing, Profili del consumatore e parametri di qualità del vino considerati nei diversi mercati internazionali, English for wine: How to describe and comunicate wine and wine culture at International level; III Modulo: Tecniche di comunicazione ed analisi dei mercati internazionali: criticità, prospettive e potenzialità del vino italiano nei mercati mondiali (90 ore): La comunicazione del vino, giornalismo, critica e relazioni pubbliche tra old & new media, Mercati consolidati, Mercati in espansione, Mercati emergenti. Inoltre, faranno parte del Master il corso per Sommelier Ais (120 ore) e lo stage aziendale (450 ore).
Tra i docenti, il professor Pietro Tonutti, ordinario di Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e direttore del Master, il professor Attilio Scienza, docente del corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell’Università di Milano, il professor Fabio Mencarelli, ordinario di Enologia presso l’Università della Tuscia, la professoressa Eloisa Cristiani, associato di Diritto agrario nella Classe di Scienze sociali della Scuola Superiore S. Anna di Pisa, ed il professore Gianluca Brunori, presidente del Corso di Laurea di Viticoltura ed Enologia dell’Università di Pisa, tra gli altri, ma anche professionisti del settore come Denis Pantini, direttore dell’area Agricoltura e Industria Alimentare di Nomisma e responsabile del progetto Wine Monitor, Slawka G. Scarso, sommelier Ais e docente di Marketing del vino e del turismo enogastronomico alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Alessandro Torcoli, direttore dello storico magazine “Civiltà del Bere”, e i docenti Ais, dal presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Sommelier Antonello Maietta a Massimo Castellani, sommelier Ais, consulente enogastronomico ed insegnante di cultura enogastronomica nel Master di Marketing e Managment per imprese vitivinicole presso l’Università degli Studi di Firenze.

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