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EXPORT

Vini sfusi, l’Italia nel primo semestre 2023 cresce in volume (+11,2%) e tiene in valore (-0,6%)

Germania primo mercato (che vale quasi la metà), poi Francia e Svizzera. L’analisi della World Bulk Wine Exhibition di Amsterdam (21-22 novembre)

Se nei primi 7 mesi 2023, le spedizioni di vino italiano nel mondo segnano il -1,2% a valore, nel complesso, secondo i dati Istat, a quota 4,4 miliardi di euro, ed il -1,5% a volume, a 12,3 milioni di ettolitri, dal segmento dei vini sfusi arriva una magrissima consolazione. Nei primi 6 mesi 2023 le quantità sono cresciute del +11,2%, a 1,9 milioni di ettolitri, ma a valori sostanzialmente stabili, a 150 milioni di euro (-0,6%). Briciole, in termini di valore, peraltro con un prezzo medio diminuito del -10,6%, a 78 euro ad ettolitro, sullo stesso periodo 2022. Ma almeno un leggerissimo segnale positivo nelle quantità - con l’Italia che supera il Cile e si posiziona al n. 2 nel mondo, dietro alla Spagna - in tempi in cui l’entità molto abbondante delle scorte di cantina, soprattutto per i vini di minor pregio, è più che una semplice preoccupazione. Dati che arrivano dalla World Bulk Wine Exhibition, la più importante fiera di settore, firmata da Vinexposium, che sarà di scena ad Amsterdam, il 20-21 novembre 2023. Da cui emerge che il Belpaese ha inviato vini sfusi in ben 77 mercati diversi, dalla Germania, primo mercato in assoluto (che vale da solo quasi la metà del totale), a destinazioni come Mozambico e Messico. Sebbene il grosso delle esportazioni sia concentrato nella “vecchia Europa”, con gli Stati Uniti, unico mercato extra Ue nella Top 10.
La Germania ha visto una crescita del 23,3% in volume (1,1 milioni di ettolitri) e del 22,4% in valore, a 68 milioni di euro, con un prezzo medio stabile di 61 euro ad ettolitro. Sul podio c’è anche la Francia, con un aumento del 6,9% in volume, superando i 20 milioni di litri, ma con un prezzo medio inferiore dell’11% (67 euro ad ettolitri), che ha ridotto il fatturato del 5%, pari a 13,5 milioni di euro. A seguire, con valori molto più bassi, nell’ordine, ci sono Svizzera (10,3 milioni di euro), Svezia (7,1), Austria (6,7), Regno Unito (6,6), Danimarca (5,7) Repubblica Ceca (4,6), Usa (4 milioni di euro, ma con un tonfo del -68,5%), Norvegia (3,6 milioni di euro, ma con un prezzo medio elevato, a 282 euro ad ettolitro) e Belgio (2,6 milioni di euro). Per prezzo medio, dietro alla Norvegia (a +35,7%), vengono gli Stati Uniti ed il Belgio, a 198 euro ad ettolitro, ma se gli States hanno un segno negativo profondo, con un -61,%, il Paese europeo segna invece una crescita del +13,2%. 155 euro ad ettolitro, invece, il prezzo medio del vino sfuso italiano che finisce in Svizzera, con una crescita del +5,1%.

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