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VINI SICILIANI, VINI “DI FRONTIERA”. ASSOVINI SICILIA ALL’ASSALTO DI NUOVI MERCATI EMERGENTI. IL KAZAKISTAN PER OSARE AD EST

L’Italia, che attualmente rappresenta il 5,6% del volume di vini immessi sul mercato del Kazakistan, ha registrato, dal 2006 al 2007, una crescita superiore al 100% nella repubblica ex sovietica, raddoppiando in un anno il valore delle proprie esportazioni. Per questo quattro aziende siciliane - Feudo Arancio, Feudi di Santa Tresa, Planeta e Tasca d’Almerita (associate di Assovini Sicilia) - hanno partecipato ad un incontro nel Dom Priemov, con più di 100 operatori (importatori, distributori, operatori), con i quali sono stati intrapresi i primi contatti commerciali per esportare i vini siciliani sulle tavole dei ricchi consumatori del Kazakistan. Un Paese di 16 milioni di abitanti con un reddito pro-capite in crescita, con un continuo aumento di consumo di vino. Un importante evento commerciale che ha contribuito a promuovere i vini siciliani su uno dei mercati più promettenti in un prossimo futuro.

Ma Assovini Sicilia non si è fermata qui: il 1 ottobre sono volate a Mosca 13 aziende (Feudo Arancio, Tasca d’Almerita, Planeta, Santa Tresa, Cantine Rallo, Donnafugata, Tenuta di Fessina, Cusumano, Rapitalà, Terre di Giurfo, Caruso e Minini, Feudo Principi di Butera, Fondo Antico), nei Magazzini Gum, nel cuore della Piazza Rossa; oltre 900 operatori selezionati, tra importatori, distributori, ristoratori, enotecari, sommelier.

Un bel movimento in casa della Sicilia enoica; un movimento pionieristico, di innovazione, di frontiera. Quella che guarda ad Est.

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