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VINO, DOLCI & SOLIDARIETÀ: “I DOLCI DI GIOTTO”, LA PASTICCERIA DEL CARCERE DI PADOVA, E LA GRIFFE DONNAFUGATA, UNITI PER IL SOCIALE, CREANO IL PANETTONE AL KABIR, IMPREZIOSITO DAL MOSCATO DI PANTELLERIA, DI SCENA A “TASTE 2012” (FIRENZE, 10/12 MARZO)

Se il panettone incontra il moscato di Pantelleria, due realtà dell’eccellenza enogastronomica made in Italy vanno a braccetto per il sociale e nasce il Panettone al Kabir: “I Dolci di Giotto”, la pasticceria artigianale del carcere Due Palazzi di Padova, e la celebre cantina siciliana Donnafugata presentano una special edition box che racchiude uno dei dolci più amati e famosi, impreziosito dal Kabir, il Moscato di Pantelleria Dop, di scena per tutti i gourmet a “Taste” 2012, la kermesse dedicata alla cultura del cibo di alta qualità, declinato in esperienze uniche e divertenti, alla Stazione Leopolda, a Firenze, dal 10 al 12 marzo (info: www.donnafugata.it, www.idolcidigiotto.it).
“Puntare tutto sulla qualità”: è questa la filosofia che accomuna due realtà eccellenti della produzione enogastronomica italiana presenti insieme a “Taste 2012”, che punteranno i riflettori sul Panettone al Kabir, che sarà poi di scena anche a “Vinitaly 2012” (Veronafiere, 25-28 marzo), progetto portato a battesimo da Davide Paolini, il “Gastronauta” de “Il Sole 24 Ore” che ogni anno anima la rassegna delle eccellenze gastronomiche italiane organizzata da Pitti Immagine a Firenze: un panettone da un chilogrammo e una bottiglia di Kabir da 375 ml saranno uniti in una confezione che renderà riconoscibile la forte partnership tra Donnafugata e “I Dolci di Giotto” con loghi appaiati, colori mediterranei misti a immagini tratte dai dipinti della cappella degli Scrovegni e un messaggio chiaro per il sociale.
Donnafugata dona, infatti, il 50% del vino utilizzato nella produzione del panettone e anche il 50% del valore delle bottiglie, offrendo il suo marchio per una maggiore visibilità del prodotto sugli scaffali da novembre 2012. Il ricavato, oltre a sostenere l’attività e chi vi lavora, è destinato a sviluppare gli inserimenti lavorativi delle persone svantaggiate. Infatti, la pasticceria del carcere di Padova che si propone con il marchio “I Dolci di Giotto” è una cooperativa sociale che dà lavoro e speranza ad oltre 120 detenuti impegnati nella produzione di dolci da forno artigianali di altissima qualità quali panettoni e colombe. “I Dolci di Giotto” hanno collezionato ambitissimi premi e riconoscimenti: dal Gambero Rosso all’Accademia Italiana della Cucina e hanno varcato, con il loro Panettone, la soglia pontificia, spiccando fra i regali natalizi di Papa Benedetto XVI.
“L’idea di aggiungere il Kabir Moscato di Pantelleria di Donnafugata - spiega José Rallo, alla guida della cantina siciliana - all’impasto del Panettone de “I Dolci di Giotto” è nata a “Taste 2011”. Un amore a prima vista fra i due partner che, dopo un lungo studio ed una serie di prove, ha prodotto un Panettone a lievitazione naturale sensazionale: natalizio, ma al tempo stesso solare e mediterraneo”. Il Kabir, Moscato di Pantelleria prodotto con uve Zibibbo, infatti, con i suoi aromi di scorza d’arancio, melone e rosa, si unisce alla morbidezza e agli avvolgenti sentori di burro del Panettone del carcere di Padova per raccontare la magia di Pantelleria, l’isola del sole e del vento. Due tradizioni produttive, due simboli dell’eccellenza italiana, che contribuiscono alla riabilitazione professionale dei detenuti del carcere Due Palazzi. Una realtà che in Italia si contraddistingue per i significativi risultati in termini di recupero e reinserimento, come testimoniato da un tasso di recidiva sceso all’1%.

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