Dopo le proteste, a volte anche ben sopra le righe delle legalità, di una parte della filiera del vino di Bordeaux, alle prese con una crisi senza precedenti legata soprattutto ai bassissimi prezzi riconosciuti a tanti vini entry level (ma non solo), qualcosa sembra muoversi. La catena Carrefour, intanto, ha deciso di non rinnovare la promozione legata al vino “Comte de Maignac” del negociant Maison Johanès Boubée, che, fino ai giorni scorsi, vendeva bottiglie dell’annata 2021 in vendita a 1,66 a bottiglia.
Un primo passo di un’insegna importante, almeno su una singola promozione, dunque, che sembra predisporre bene i lavori della tavola rotonda tra i rappresentanti della filiera vitivinicola e della grande distribuzione, di scena l’8 aprile nel Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux, promossa dal presidente Civb Alla Sichel, e dal Prefetto della Gironda, Étienne Guyot, che vedrà al tavolo i sindacati agricoli e associazioni come “Fdsea”, “Jeunes Agriculteurs de la Gironde”, “Confédération Paysanne”, “Coordination rurale” e “Collectif Viti33”, che tra le altre cose, riporta il magazine francese “Vitisphere”, hanno costituito anche una sorta di patto intersindacale per manifestare contro le transazioni di vini di Bordeaux sotto i 1.000 a tonneau (tradotto, appena sopra 1 euro a litro).
L’invito è, chiaramente, quello di risolvere l’empasse ed il contrasto tra filiera e distribuzione attraverso il dialogo. Sul tavolo, ci saranno ovviamente i prezzi dei vini, guardando al difficile equilibrio da ritrovare per la remunerazione di viticoltori, commercianti e distributori, ma anche strumenti normativi e di monitoraggio del mercato, e non solo.
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