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NORMATIVA

Vino ed etichette, “bene i Qr Code per gli ingredienti, ma resta il rischio degli health warning”

Lo sottolinea Unione Italiana Vini - Uiv. Frescobaldi: “fiducia per negoziati sui dazi americani, in vista della missione in Usa della Premier Meloni”
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Il presidente Unione Italiana Vini - Uiv, Lamberto Frescobaldi

Passi in avanti positivi sul fronte dell’etichettatura dei vini in Ue, con gli ingredienti e i valori nutrizionali via Qr Code, ma ancora non scompare lo “spauracchio” delle avvertenze sanitarie sulle etichette dei vini: lo ricorda Unione Italiana Vini - Uiv, riunita a Canelli, nelle storiche cantine di Fratelli Gancia, per il suo Consiglio Bazionale. Da cui l’Unione, per voce del presidente Lamberto Frescobaldi, esprime speranza anche per l’evolversi della questione dazi Usa, confidando nella visita della Premier italiana, Giorgia Meloni, dal Presidente Usa, Donald Trump, in programma alla Casa Bianca, a Washington, il 17 aprile.
“Il Consiglio Nazionale Uiv ritiene un buon passo avanti quanto definito in materia di etichettatura dal Pacchetto Vino presentato dal Commissario Europeo per l’Agricoltura, Christophe Hansen, lo scorso 28 marzo. La proposta normativa illustrata rappresenta, infatti, un progresso per la digitalizzazione delle informazioni ai consumatori rispetto a ingredienti e valori nutrizionali attraverso l’utilizzo del Qr Code. Tuttavia, si è precisato, oggi, durante il Consiglio, contrariamente a quanto emerso su alcuni organi di stampa, non risulta ad oggi alcun atto giuridico che scongiuri il ricorso a etichette sanitarie. L’unica via attualmente percorribile - aggiunge Unione Italiana Vini - per intervenire sull’etichettatura in termini di raccomandazioni salutistiche è l’autoregolamentazione. Il settore vitivinicolo può ricorrere ai pittogrammi (gravidanza, minori e attenzione alla guida) o al QR Code per veicolare i messaggi di moderazione che da sempre sostiene. Inoltre, in tema di consumo responsabile, le imprese rimandano al programma di responsabilità Wine in Moderation. Si tratta di una mossa propositiva in vista dell’entrata in vigore degli health warning irlandesi il prossimo marzo 2026”.
Intanto, però, come detto, si guarda anche al fronte Usa. E dal Consiglio Uiv (nel quale sono entrati l’amministratore unico di Mack & Schühle, Fedele Angelillo, e il dg Cadis 1898 - ex Cantina di Soave - Alberto Marchisio), il presidente Frescobaldi ha espresso “fiducia per l’evoluzione dei negoziati sui dazi americani in vista della missione della Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, che incontrerà Trump il 17 aprile. Puntiamo allo “zero for zero”, ma anche a uscire da questo contesto di incertezza così da poter tornare a programmare e lavorare con i nostri interlocutori americani. Grazie all’intervento e alla finezza politica del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che abbiamo incontrato prima di Vinitaly, gli alcolici americani sono stati esclusi dalla lista dei prodotti americani soggetti a contro-dazi da parte dell’Europa”.

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