Vino, amici, poeti maledetti e guerra sono stati alcuni dei temi centrali della vita di Ernest Hemingway, che hanno animato le sue opere più famose come le più sconosciute. La passione per il buon vino del grande Hemingway era tale da sopravvivere alla sua morte, e tornare ad essere raccontata col suo stile unico dopo ben 57 anni dalla sua scomparsa. Il periodico letterario statunitense “The Strand Magazine”, specializzato nella pubblicazione di opere inedite, solo pochi giorni fa ha infatti pubblicato un racconto inedito del vincitore di un Premio Pulitzer e di un Premio Nobel per la Letteratura, intitolato “A Room on the Garden Side”, scritto nel 1956. Gli ingredienti simbolo dei racconti di Hemingway ci sono tutti: il protagonista è Robert, una sorta di alter-ego dello scrittore con cui condivide anche il soprannome “Papa”, che vive a Parigi. Ambientato soprattutto al Ritz Hotel durante la Seconda Guerra Mondiale, la storia di Robert si snoda tra chiacchiere con amici su “poeti maledetti”, sulla guerra e il suo “commercio sporco”, sulla vita e sul futuro dell'amata Parigi dopo la fine dell'occupazione nazista. Il tutto, scandito armoniosamente ma irrimediabilmente dal bere vino, una delle grandi passioni dello scrittore, che riusciva forse ad “addolcire” gli amari argomenti.
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