È senza dubbio uno dei grandi della cucina italiana contemporanea, celebre tanto per la sua conoscenza delle materie prime e la capacità di combinarle in maniera creativa e sublime quanto per i suoi modi tutt’altro che canonici e per la sua vis polemica, nonché per aver sdoganato per primo, alla fine degli Anni Novanta del Novecento, la figura dello chef in tv: pochi tratti per accennare alla personalità esuberante e vulcanica di Gianfranco Vissani, una delle prime grandi firme della cucina italiana. Che il 14 agosto celebrerà i primi 40 anni di carriera, nel suo superstellato Casa Vissani di Baschi, che guida con il figlio Luca, manda in scena la “Ferragosto Night”, festa con i piatti ispirati alle prime quattro decadi di attività di Vissani, divise in decenni: le Origini (1979/1989), il Cambiamento (1989/1999), la Tecnica (1999/2009), la Rinascita (2009/2019), in partnership con i vini della celebre griffe veneta Zenato.
Un percorso gastronomico che racconta 40 anni di continua evoluzione della cucina dello chef umbro di Civitella del Lago, dai piatti di grande tradizione delle origini, dai crostini con paté di fegatini alla coratella di agnello, dalla porchetta al forno a legna alla pizza sotto la cenere, salsiccia e cicoria di campo, a quelli più elaborati e complessi di oggi, dalla ricciola cruda marinata alla camomilla, cocco candito, zuppa fredda di camomilla e gelato di marmellata di piselli alla lasagnetta bianca con ragù di agnello, besciamella al thè agrumato e uva moscato, per fare pochi esempi, che raccontano il percorso di uno chef che, partito da uno sperduto paese dell’Umbria, ha saputo portare i sapori del mondo nei suoi piatti, esprimendoli ai massimi livelli.
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