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VUOLE IMMERGERSI NELLA NATURA E MANGIARE SANO, VIAGGIA IN FAMIGLIA E TENDENZIALMENTE È OVER 50. CHI È? IL TURISTA RURALE: ECCO L’IDENTIKIT DELL’AGRITURISTA SECONDO L’INDAGINE DI AGRITURISMO.IT, DI SCENA A “AGRI@TOUR” (AREZZO, 12/14 OTTOBRE)

Vuole immergersi nella natura e mangiare sano, viaggia in famiglia e tendenzialmente è over 50. Chi sono? Il turista rurale: ecco l’identikit dell’agriturista secondo l’indagine di Agriturismo.it, guida all’agriturismo di qualità in Italia, che analizza il trend della vacanza in agriturismo e che sarà presentata il 14 ottobre ad “Agri@Tour”, il Salone Nazionale dell’Agriturismo di scena ad Arezzo Fiere e Congressi dal 12 al 14 ottobre 2012 (info: www.agrietour.it).
Tra il 2009 e il 2012 cresce l’età media degli agrituristi, sottolinea Agriturismo.it, si registra un forte calo degli under 35 mentre aumentano gli over 50. Nel 2009 i turisti rurali sotto i 35 anni erano quasi il 20%, oggi sono il 10%. Gli over 50 crescono, infatti, del 9% (da 30% al 39%). Varia anche il tipo di compagnia scelta per la vacanza in agriturismo: se nel 2009 si sceglieva principalmente il proprio partner (57% contro 50%), oggi si preferisce soggiornare in agriturismo con tutta la famiglia, bambini compresi (54% contro 48%). L’agriturista 2012, continua la guida, sceglie l’agriturismo per degustare la cucina e immergersi nella natura (38%), a seguire (16%) c’è chi preferisce un’azienda dove provare un po’ tutte le peculiarità di questo tipo di vacanza: natura, enogastronomia, relax e attività dentro e fuori l’agriturismo. Seguono a distanza le preferenze per una vacanza incentrata sull’attività dentro e fuori l’azienda. Infine, se gli agrituristi italiani propendono per una vacanza all’insegna del mangiar sano (84%) e del risparmio (91%), gli agrituristi stranieri cercano nella vacanza in agriturismo la tranquillità (84%) e l’attenzione all’ambiente (79%).
L’agriturismo viene percepito sempre più come un luogo dove trascorrere una o più notti (da 53% a 60%) piuttosto che come un ristorante con prodotti tipici (da 47% a 40%). Il turista rurale 2012 apprezza e ricerca fortemente l’ambiente e familiare e l’ospitalità offerti dalle aziende agrituristiche (44% oggi contro il 38% nel 2009). Migliora la percezione generale nei confronti dell’agriturismo: aumenta l’idea che si sia evoluto mantenendo lo spirito iniziale (da 23% a 30%), si lamentano in maniera minore menu banali e non legati al territorio (da 34% a 29%) o la non chiarezza sui prezzi (da 28% a 24%). Cala l’idea che la commercializzazione spinta stia rovinando il settore (da 39% a 31%).Tra le regioni più gettonate calano quelle storiche come la Toscana (dal 64% al 58%) e l’Umbria (dal 44% al 35%), mentre le altre restano sostanzialmente invariate o crescono leggermente. La crisi, infine, sottolinea Agriturismo.it, ha inciso sul 70% degli intervistati e di conseguenza si va in agriturismo meno spesso: nel 2009 il 54% degli intervistati soggiorna in agriturismo più di una volta all’anno, oggi invece lo fa solo il 41%.

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