Il bello e il buono che si fondono, in uno straordinario percorso sensoriale alla scoperta di un territorio unico al mondo: da una parte i capolavori enogastronomici delle terre di Siena - i grandi vini come Brunello di Montalcino e Chianti, il tartufo delle Crete e il pecorino di Pienza - dall’altra i “capolavori ritrovati” dei musei del territorio, opere uniche firmate da maestri medioevali e rinascimentali del calibro di Sano di Pietro, Ambrogio e Pietro Lorenzetti e Simone Martini. Sono questi i “Capolavori dei sensi”, singolare iniziativa dell’APT di Siena (www.terresiena.it - tel. 0577 280551), che prendono in considerazione le massime espressioni del bello e del buono senese: vini, opere d’arte, testi poetici, prodotti gastronomici. E tramite esperienze guidate viene offerta ai partecipanti la possibilità di degustare “ammirando” e di contemplare “assaggiando” i tesori del territorio.
In occasione dell’iniziativa “Capolavori Ritrovati in Terra di Siena” verranno sperimentati tra ottobre e dicembre numerosi Laboratori dei Sensi in diversi luoghi disseminati in tutta la provincia senese. Come “Matericità aromatica in Val d’Orcia”, laboratorio che vede l’abbinamento tra il Brunello di Montalcino, uno dei più famosi vini del mondo, ed un noto dipinto di Frà Bartolomeo della Porta custodito nel Museo Diocesano di Pienza. O come “Dolcezze d’ambra a Siena”: focus sul Vinsanto, vino antico e unico della Toscana, che offre la ghiotta occasione di una visita fuori orario alla Pinacoteca Nazionale di Siena dedicata ai capolavori di Pietro e Ambrogio Lorenzetti, e in particolare alle due Maestà, la Maestà del Carmine e la Piccola Maestà.
Nel laboratorio “Sapori eterei nelle crete” spuntano i pregiati tartufi bianchi delle terre di Siena, che vanno cercati con la stessa attenzione con cui ammirare il dipinto “Natività della Vergine” del Maestro dell’Osservanza, custodita nel Museo Archeologico e d’Arte sacra di Asciano. C’è poi “Gentili profumi in Val di Chiana”, che vede come ospiti d’onore, tra gli altri prodotti, il Vino Nobile di Montepulciano in abbinata ad una preziosa statua risalente ad epoca etrusca raffigurante una divinità alata, custodita nel museo Archeologico di Chianciano. Ecco infine “Profusione d’oro in Val d’Elsa”, che celebra la Vernaccia di San Gimignano e lo zafferano, tesori di antica origine che si degustano ammirando una rara tavola di Sano di Pietro.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024