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IL CIBO ALL’UNIVERSITÀ

All’Università Federico II di Napoli nasce la Laurea in Scienze Gastronomiche Mediterranee

Battezzata dal Ministro per l’Istruzione Marco Bussetti e prima del genere in Italia, unisce molte discipline, dalla produzione al marketing
Non Solo Vino
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Nasce un nuovo corso di Laurea triennale in Scienze Gastronomiche Mediterranee (Gsm), attivato dall’Università Federico II di Napoli e incardinato sul Dipartimento di Agraria, con la collaborazione di altri 5 Dipartimenti, primo percorso formativo a livello universitario di Scienze Gastronomiche per la Regione Campania ed il primo in Italia dedicato alla materia, con un’offerta di discipline molto equilibrata tra produzione agraria, tecnologie alimentari e gastronomiche, storia, sociologia, comunicazione, marketing ed economia.
Battezzato dal Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca Marco Bussetti con il Rettore del più grande Ateneo del Meridione e presidente Conferenza dei Rettori delle Università Italiane Gaetano Manfredi ed il direttore del Dipartimento di Agraria Matteo Lorito oggi nella storica Reggia Borbonica di Portici - e con, tra gli altri, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione Univerde, il professor Gianni Moriani dell’Università San Raffaele di Milano, l’antropologo Marino Niola, docente dell’Università Suor Orsola Benincasa, Vincenzo De Luca, presidente Regione Campania, Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, Paolo Scudieri, presidente di Eccellenze Campane, chef stellati e maestri pizzaioli del territorio del calibro di Alfonso Iaccarino, Nino Di Costanzo, Gennaro Esposito, Gino Sorbillo, Enzo Coccia, Franco Pepe e Teresa Iorio, con il giornalista Luciano Pignataro - il corso di Laurea sarà aperto a 50 giovani studenti e si avvarrà della collaborazione, in veste di professori, dei principali professionisti del settore gastronomico e di importanti chef pluristellati, “candidando la Federico II - ha detto il Ministro - a diventare punto di riferimento internazionale nel settore. Il made in Italy è il biglietto da visita della nostra eccellenza”.
“Il nuovo corso - ha spieato il Rettore - rappresenta una forte innovazione nel quadro nazionale. L’obiettivo è promuovere professionisti del cibo che guardino a questo tema a 360°, combinando competenze più specifiche ad aspetti di cultura più generale, in modo da trasformare il cibo in risorsa e valorizzare il patrimonio gastronomico. Un’eccellenza dal punto di vista scientifico, che testimonia come formare nuove professionalità è compito delle realtà che hanno il maggiore background scientifico”.
L’obiettivo finale del Corso è infatti quello di produrre Dottori in Scienze Gastronomiche dotati di un elevato grado di professionalità che, partendo dall’aspetto gastronomico, si estenda ai processi produttivi legati alle specificità territoriali (in particolare dell’area Mediterranea), alle tecnologie alimentari, sia quelle tradizionali sia quelle più avanzate, alla storia e cultura del cibo, alla sicurezza alimentare, all’imprenditorialità e gestione di aziende e di grandi gruppi attivi nei settori della ristorazione e promozione del nostro patrimonio enogastronomico, dalla nutraceutica, alla connessione tra salute, sostenibilità ed alimentazione.

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