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NEL SEGNO DELLA TRADIZIONE

Dalla Scala con il brindisi di Bellavista ai piatti di grandi chef, Milano dà il via alle Festività

Come da tradizione, a Sant’Ambrogio, con la cena della Prima della Scala e, quest’anno, con tributi di chef milanesi, iniziano ufficialmente le Feste

Se a Milano si respira un’aria ormai internazionale, anche quando si parla di cucina, la città conserva tutta la sua italianità, rispettando le sue tradizioni, proprio a partire dalla tavola, con un inevitabile tocco di contemporaneità. E come da tradizione, a dare il via al lungo periodo delle Festività è Sant’Ambrogio, il patrono che si celebra oggi in una Milano che interrompe la sua frenetica quotidianità, per godere della bellezza dei suoi simboli. La Scala, prima di tutto, dove, con l’attessisima Prima dell’“Attila” di Giuseppe Verdi, prende il via la nuova stagione dello storico teatro italiano. Occasione, per rinnovare anche la tradizione di uno degli eventi più glamour d’Italia, che vede la messa in scena accompagnata dalla cena di gala alla Società del Giardino con menu ispirato all’opera verdiana: protagonista ai fornelli, lo chef Daniel Canzian, del ristorante Daniel di Milano, già executive chef del maestro Gualtiero Marchesi, e, tra i piatti, il tradizionale tributo al “re” della cucina milanese, il risotto, rivisitato con stimmi di zafferano e scaglie di panettone - il “principe” della tavola meneghina - ma anche la Sfera di cioccolato fondente con salsa al passion fruit, una complicata struttura costituita da 8 semisfere e dischi di cioccolato artigianale, signature dish dello chef. Nei calici, nel solco di una tradizione ormai più che decennale, fin dalla riapertura del teatro nel 2004, le raffinate bollicine del Franciacorta Teatro alla Scala create appositamente dalla griffe Bellavista, brindisi ufficiale della Scala e ora, con il millesimo 2013, vino d’onore del teatro, tributo alle sue origini in una stagione fortemente incentrata sulla tradizione italiana, nella rinnovata partnership fino al 2021. Ma, rivisitando la tradizione meneghina, anche due chef stellati hanno svelato, nei giorni scorsi, i loro piatti-tributo alla città: Claudio Sadler, milanese per nascita e passione, con il suo ristorante Sadler, che ha creato il Risotto giallo con ragù di ossobuco, e Gaetano Simonato, milanese e figlio d’arte, chef del Tano passami l’olio, con la sua Cassoeula. E da Milano, prendono così il via ufficialmente anche le Festività in tutta Italia. Come da tradizione.

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