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BLOOMBERG HEALTHIEST COUNTRY

I Paesi più sani al mondo sono Spagna e Italia, dove non a caso regna la Dieta Mediterranea

Fondamentali anche l’accesso alla sanità pubblica e l’aspettativa di vita. Usa dietro a Cuba, cresce la Cina

Secondo il Bloomberg Healthiest Country Index, che mette in fila lo stato di salute di 169 economie del mondo, prendendo in considerazione aspetti come l’aspettativa di vita, la mortalità infantile, i decessi per incidenti, ma anche fattori ambientali come l’accesso all’acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari e valutando, ovviamente in negativo, l’incidenza di rischi quali l’uso di tabacco, la scarsa copertura vaccinale, l’obesità, la Spagna, terra di gazpacho e paella, è il Paese più sano al mondo, con un punteggio di 92,8, che gli permette di così, dalla sesta posizione di un anno fa, di superare l’Italia, seconda a 91,6 ed un, con l’Islanda sul gradino più basso del podio a quota 91,4. Alla posizione n. 4 il Giappone, il Paese più sano di tutta l’Asia, e storicamente terra di centenari, in una classifica in cui l’Europa si conferma come il Continente in cui, in fin dei conti, si vive meglio, con la Svizzera alla posizione n. 5 seguita dalla Svezia, mentre alla n. 7 troviamo l’Australia, quindi Singapore, Norvegia ed Israele a chiudere la top ten. Lontani dalle prime posizioni, per tanti motivi, i due giganti Usa e Cina, rispettivamente alla posizione n. 35 e n. 52.
Se è vero che a pesare, sul primato della Spagna, sono soprattutto elementi come l’aspettativa di vita ed il servizio sanitario nazionale, garantito ad ottimi livelli a tutta la popolazione, ma anche la prevenzione, che ha portato ad un calo considerevole delle malattie cardiovascolari e della mortalità per cancro, un ruolo fondamentale lo giocano le abitudini alimentari. Secondo i ricercatori, infatti, i livelli di salute di cui godono Spagna ed Italia è merito anche della Dieta Mediterranea, in cui olio extravergine di oliva e noci hanno portato ad un tasso inferiore di malattie cardiovascolari rispetto alle diete a ridotto contenuto di grassi, come conferma anche uno studio della Scuola Medica dell’Università della Navarra. Allo stesso tempo, in Nord America si amplia il distacco tra Canada, al 16esimo posto, e Usa e Messico, alla posizione n. 35 e n. 53, con gli Stati Uniti che devono fare i conti con il calo dell’aspettativa di vita legato alla crescita dei suicidi e dei morti per overdose. Cuba, invece, è al 30esimo posto, unica economia “povera” tra le posizioni di testa, grazie al proprio sistema sanitario universalistico ed alla prevenzione, su cui punta molto il Governo de L’Avana. In Asia, bene la Corea del Sud, alla posizione n. 17, mentre la Cina è destinata a superare, entro il 2040, proprio gli Usa. Infine, l’Africa Subsahariana, che ha il triste primato delle ultime posizioni, con 27 Paesi su 30 dall’area più depressa del mondo, insieme ad Haiti, Afghanistan e Yemen.

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