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LA TENDENZA

Bolgheri, la “wine blue chip” della Toscana. È l’unica denominazione che cresce nelle vendite 2019

I dati in possesso di WineNews, al via dei festeggiamenti per i 25 anni della Doc del territorio, nato con il mito Sassicaia della Tenuta San Guido

Nella Toscana dei grandi rossi “figli” del Sangiovese, dal Brunello di Montalcino al Chianti Classico, dal Nobile di Montepulciano al Morellino di Scansano, per citarne alcuni, la “wine blue chip” dell’anno sembra essere fin qui, quella Bolgheri, “Bordeux d’Italia”, che ha fatto il suo successo nel mondo con il classico uvaggio bordolese di Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Dai dati in possesso di WineNews, infatti, emerge che al 31 luglio 2019, la Doc Bolgheri è l’unica tra le denominazioni toscana a vedere aumentare le proprie vendite, con un balzo del +16% (secondo le fascette ritirate dai produttori, per vini di diverse annate, ndr), mentre tutte le altre sono in calo, in maniera più o meno sensibile (ad eccezione del Chianti Classico, sostanzialmente stabile, ndr). Un momento ideale, anche livello di mercato, per celebrare i primi 25 anni della Doc, arrivata nel 1994, di un territorio che oggi è tra i più prestigiosi del mondo, e tra i più preziosi d’Italia - dai 400.000 a 500.000 euro ad ettaro il valore di mercato stimato - ma anche tra i più coesi ed innovativi, con dei padri fondatori universalmente riconosciuti, cosa rara nel mondo del vino italiano, come Niccolò Incisa della Rocchetta, Pier Mario Meletti Cavallari, Michele Satta, Lodovico Antinori, Piero Antinori, che ha attirato dapprima tanti dei più grandi nomi del vino italiano, ma anche investimenti vinicoli dai quattro angoli del mondo. Territorio “nato”, di fatto, nel 1968, con la prima annata entrata in commercio del Sassicaia della Tenuta San Guido, vino entrato poi nel mito, insieme alla cantina che, guidata dalla famiglia Incisa della Rocchetta, ha acceso la scintilla di quella che è diventata un’epopea territoriale del vino italiano. Ed il cui “futuro è continuare sulla qualità, e sul miglioramento continuo per esprimere al massimo il territorio. Siamo orgogliosi di aver contribuito al successo di Bolgheri, e siamo stati fortunati ad aver investito in un territorio che si è rivelato eccellente per la produzione di vino, e chi ha dato i risultati che abbiamo ottenuto”, ha detto a WineNews Nicolò Incisa della Rocchetta, alla guida della Tenuta San Guido, alla vigilia dei festeggiamenti per i 25 anni della Doc Bolgheri, di scena oggi nelle cantine, e domani con una cena di 700 persone lungo l’iconico Viale dei Cipressi reso immortale dai versi del poeta Giosuè Carducci (“I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti mi balzarono incontro e mi guardar”), diventati simbolo del Consorzio per la Tutela dei Vini Bolgheri Doc.

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