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DATI

Nella cantine italiane 36,8 milioni di ettolitri di vino, il 22% in Veneto, il 51,5% a Denominazione

Report Icqrf al 30 settembre 2021: giacenze in calo del -12,4% su luglio. In Toscana il 12,9% delle scorte enoiche
CANTINA ITALIA, DOP, GIACENZE, ICQRF, IGP, PROSECCO, TOSCANA, VENETO, Italia
Con la vendemmia quasi terminata, le giacenze nelle cantine italiane al 30 settembre 2021

Al 30 settembre 2021, nelle cantine dItalia, sono presenti 36,8 milioni di ettolitri di vino, 8,9 milioni di ettolitri di mosti e 3,4 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Rispetto a 12 mesi fa, si osserva un valore delle giacenze superiore per tutti i principali prodotti: +3% per i vini (+ 1 milione di ettolitri), + 21,3% per i mosti e + 22,1% per i vini in fermentazione, mentre sul 31 luglio 2021 (ultima rilevazione) si registra una riduzione delle giacenze del 12,4% per i vini (- 5,2 milioni di ettolitri), mentre, come prevedibile per questo periodo, in forte aumento risultano le giacenze per i mosti, la maggior parte dei quali è detenuto nelle Regioni del Nord (44%) e del Sud (35%) Italia. Tre Regioni detengono il 62,5% dei mosti: Puglia (30,9%); Sicilia (15,9%) ed Emilia-Romagna (15,7%), come sottolinea il report redatto dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi - Icqrf sulla base dei dati contenuti nei Registri telematici del vino, appartenenti a 17.364 operatori, che rappresentano il 95% di vino e mosto detenuti in Italia.

Il 56,5% del vino in Italia è detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente il 22% del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Verona (9,5%) e Treviso (7,6%). La Toscana detiene, invece, il 12,9% delle scorte, l’Emilia Romagna l’11,1%, il Piemonte il 10,1%, la Puglia il 9,2%, la Sicilia il 7%, la Lombardia il 5,6%, l’Abruzzo il 4,8%, il Trentino alto Adige il 4,5% e il Friuli Venezia Giulia il 3,1%. Il 51,5% (18,9 milioni di ettolitri) del vino nelle cantine italiane è a Dop (-12% sul 30 luglio 2021), con una prevalenza del rosso (59,8%). Il 26,5% del vino è a Igp (9,7 milioni di ettolitri, -13,2% su luglio 2021), anche in questo caso con prevalenza del rosso (61,7%), mentre i vini varietali (560.000 ettolitri) detenuti costituiscono appena l’1,5% del totale. Il restante 20,5% (7,5 milioni di ettolitri) è costituito da altri vini.

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (526), le giacenze sono molto concentrate: le prime 20 denominazioni contribuiscono al 54,9% del totale delle giacenze di vini a Ig. Il Prosecco vale il 6% delle giacenze (1,7 milioni di ettolitri), l’Igp Puglia il 4,9% (1,4 milioni di ettolitri), l’Igp Toscana il 4,6% (1,3 milioni di ettolitri), il Montepulciano d’Abruzzo il 3,9% (1,1 milioni di ettolitri), il Dop Sicilia il 3,8% (1,1 milioni di ettolitri), l’Igp Veneto il 3,4% (983.000 ettolitri), il Chianti il 3,4% (980.000 ettolitri), il Terre Siciliane Igp il 3,1% (878.000 ettolitri), il Salento Igp il 2,9% (826.000 ettolitri), il Chianti Classico il 2,6% (737.000 ettolitri), il Rubicone Igp il 2,1% (612.000 ettolitri), il Franciacorta l’1,9% (538.000 ettolitri), il Delle Venezie l’1,9% (536.000 ettolitri), il Barolo l’1,7% (487.000 ettolitri), il Veronese Igp l’1,7% (477.000 ettolitri), il Valpolicella Ripasso l’1,7% (474.000 ettolitri), l’Amarone della Valpolicella l’1,4% (410.000 ettolitri), l’Emilia Igp l’1,4% (401.000 ettolitri), il Brunello di Montalcino l’1,3% (386.000 ettolitri) e il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore l’1,3% (383.000 ettolitri).

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