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ECONOMIA E AGRICOLTURA

Materie prime ed energia, Confagricoltura: “situazione fuori controllo. In vista rincari al consumo”

Il presidente Massimiliano Giansanti: “servono interventi. In Italia e in Europa gli agricoltori valutano il rinvio delle semine”
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Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti

L’allarme sull’aumento dei costi di produzione, dovuti ai rincari delle materie prime, dell’energia e dei trasporti, anche in agricoltura, non è cosa nuova. Se ne parla da settimane, e ancora interventi concreti in materia non se ne vedono. Quello che, invece, inizia ad emergere con più chiarezza è che questi rincari, inevitabilmente, si ripercuoteranno anche sui consumatori. Come dice senza mezzi termini il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: “il potere di acquisto dei consumatori va salvaguardato, ma non può essere bloccato troppo a lungo il processo di trasferimento a valle dei costi di produzione”. Un altolà realistico, che è sintesi di un quadro complesso.
“I prezzi dei prodotti energetici hanno ripreso a salire e i costi di produzione delle imprese agricole rischiano di finire definitivamente fuori controllo. Dai mangimi ai fertilizzanti, abbiamo già registrato percentuali di aumento senza precedenti nell’ordine del 100%”, spiega Giansanti, che aggiunge: “la situazione in atto potrebbe avere impatto anche sulla dimensione dei prossimi raccolti. In Italia e in ambito europeo gli agricoltori stanno valutando il rinvio delle semine e la revisione delle consolidate rotazioni colturali. Per alcune produzioni, alla fiammata dei costi di produzione si aggiunge una difficile situazione di mercato che spinge verso il basso i prezzi all’origine. È il caso, ad esempio, del settore suinicolo, che sconta anche la contrazione delle esportazioni europee verso il mercato cinese. In pesanti difficoltà anche il comparto ortofrutticolo”.
Secondo il presidente Confagricoltura “un’inversione di tendenza non è all’orizzonte almeno fino alla prossima primavera. La situazione è complicata per tutte le componenti della filiera agroalimentare. Per questo - dice - lanciamo ai rappresentanti delle industrie di trasformazione e della distribuzione l’invito a sederci attorno a un tavolo per discutere su come gestire questo difficile passaggio e valutare le misure di interesse comune da chiedere al Governo”.
Il tempo stringe anche in vista del Consiglio Agricoltura dell’Unione europea, in programma il 15 novembre, che vede all’ordine del giorno la situazione e le prospettive dei mercati agricoli.

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