02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
LA CUCINA ITALIANA NEL MONDO

Exploit dell’Italia nella prima “Guida Michelin Dubai 2022”, con 3 nuovi ristoranti stellati su 11

Nessun tristellato, ma subito due stelle a Il Ristorante-Niko Romito, ed una stella a testa al Torno Subito di Massimo Bottura e all’Armani Ristorante

La conferma della passione universale per la cucina italiana nel mondo arriva da Dubai, la “città del futuro” che, spenti i riflettori sull’“Expo 2020” negli Emirati Arabi, con oltre 7 milioni di visitatori nel 2021, in crescita del 32% su base annua, stabilendo un punto di riferimento epocale nella ripresa del turismo globale dopo la pandemia, aspira a diventare la destinazione più visitata del pianeta. Anche innalzando sempre di più il livello qualitativo di un’offerta ristorativa in cui l’Italia “brilla” con ben 3 nuovi ristoranti stellati su 11 nella prima “Guida Michelin di Dubai e Dubai Selection 2022”, svelata ieri, aprendo l’ingresso alla guida francese nei Paesi arabi. E che non ha assegnato le tre stelle - come spesso accade nel debutto di una nuova edizione - ma subito due stelle a Il Ristorante-Niko Romito nel Bulgari Hotels & Resort, il format di successo nel mondo del tristellato chef italiano con la griffe Bulgari e lo chef Giacomo Amicucci ai fornelli nella Jumiera Bay, spettacolare isola artificiale vista baia, ed allo Stay by Yannick Alléno del pluristellato chef francese. A conquistare una stella sono, invece, Torno Subito, il ristorante in “stile felliniano” del tristellato chef Massimo Bottura con lo chef Bernardo Paladini nell’esclusivo resort W Dubai The Palm progettato da Jean Nouvel per il Gruppo Marriot, e l’Armani Ristorante con lo chef Giovanni Papi nell’iconica torre Burj Khalifa, la più alta del mondo, accanto all’11 Woodfire, Hakkasan, Höseki, Ossiano, Tasca by José Avillez, Trèsind Studio e all’Al Muntaha guidato dallo chef italiano Saverio Sbaragli. Nel complesso sono 69 i ristoranti, per ben 21 tipologie di cucina, segnalati dalla “Rossa”, tra i quali 1 è il ristorante con la Stella Verde (il Lowe), 14 sono i locali con il Bib Gourmand e 44 quelli selezionati, tra i quali per il Belpaese spiccano anche Cipriani dello storico locale di Venezia, il Social by Heinz Beck del tristellato chef e Il Borro firmato Ferragamo, accanto ai ristoranti italiani Marea e The Artisan, e al Rockfish di Marco Acquaroli. Tre, infine, i Premi speciali al “Miglior giovane chef” Solemann Haddad di Moonrise, al “Miglior sommelier” Danijela Tesic di Ossiano, ed ai “Miglior accoglienza e servizio” al team del Bait Maryam.
Dubai si unisce così alla lista delle 35 destinazioni gastronomiche incoronate dalla “Guida Michelin” e distribuite in Nord America, Sud America, Asia Pacifico ed Europa, dopo essere entrata nel “gotha” dell’alta cucina mondiale nella prima edizione dei “Mena 50 Best Restaurants”, la classifica dei migliori ristoranti del Medio Oriente e Nord Africa che ha recentemente incoronato il 3 Fils alla posizione n. 1 e lo Zuma Dubai alla posizione n. 2, e nella quale per l’Italia spicca Il Borro alla posizione n. 11.
“Questa prima selezione di ristoranti di Dubai segna un momento storico per la “Guida Michelin” e per il Medio Oriente - ha sottolineato Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida - ciò che rende lo scenario culinario di Dubai così caratteristico è il riflesso delle tantissime nazionalità che chiamano la città “casa” (per oltre 3 milioni di abitanti, ndr), creano un vero caleidoscopio gastronomico. Una cosa che accomuna tutti i ristoranti di questa città dinamica, veloce ed elegante è che sono carichi di passione ed entusiasmo. Oggi Dubai si afferma come una destinazione gastronomica stimolante e non abbiamo dubbi che i buongustai di tutto il mondo saranno sedotti dalla sua energia unica”. Dubai ospita infatti oltre 12.000 tra ristoranti e caffè che offrono una varietà infinita di cucine di tutto il mondo, da quella più raffinata allo street food, e, per la prima volta, i più talentuosi chef internazionali e locali sono stati selezionati dalla “Guida Michelin Dubai” per offrire una nuova prospettiva e nuovi spunti sulla diversità, la creatività e la natura multiculturale dell’offerta gastronomica della città più famosa degli Emirati Arabi, che si basa sulla cucina tradizionale emiratina e sulle cucine di oltre 200 altre nazionalità.
Dubai dove i quasi 4 milioni di viaggiatori internazionali che l’hanno già visitata tra gennaio e marzo 2022, confermano la resilienza e la rinascita del comparto turistico della città che vuole diventare la meta più desiderata al mondo. E con il turismo anche gastronomico in aumento, il lancio della prima “Guida Michelin Dubai” è un catalizzatore per posizionarla anche come destinazione scelta da esperti buongustai e non alla ricerca di esperienze culinarie autentiche per tutti i gusti e per tutte le tasche. “La giornata di oggi segna una pietra miliare storica per Dubai - ha detto Issam Kazim, ceo di Dubai Tourism, Dubai Corporation for Tourism and Commerce Marketing - i riconoscimenti della Guida sono una testimonianza dell’eccellenza gastronomica della città, anche quella ancora nascosta che merita di essere conosciuta dal pubblico. Dubai è stata recentemente messa al primo posto nella classifica globale dei “Travelers’ Choice Awards” di TripAdvisor come migliore destinazione globale ed è già al centro dell’attenzione dei viaggiatori di tutto il mondo. Con l’ambizione di diventare la città più visitata al mondo, il lancio della “Guida Michelin Dubai” trasformerà la destinazione e metterà Dubai sulla mappa degli esperti e degli intenditori di gastronomia di tutto il mondo. Desidero congratularmi con gli chef che incarnano la scena culinaria locale e la sua diversità e che hanno scelto Dubai per creare dei concetti di cucina locale che sono unici per la destinazione”.

Gli stellati della nuova “Guida Michelin Dubai 2022”
2 stelle Michelin
Il Ristorante - Niko Romito
Stay by Yannick Alléno
1 stella Michelin
11 Woodfire
Al Muntaha
Armani Ristorante
Hakkasan
Höseki
Ossiano
Tasca by José Avillez
Torno Subito
Trèsind Studio

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli