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LA CURIOSITÀ

La prima degustazione in simultanea in 19 Università italiane è firmata Assoenologi

Tasting, ieri, sui vini vulcanici negli atenei che rilasciano il titolo di enologo. Riccardo Cotarella: “dobbiamo coinvolgere di più le Università”

Se c’è un luogo dove, per antonomasia, si fa cultura, quello è l’Università. E vale anche per il vino, che, con Assoenologi, ieri, ha dato il via ad un’esperienza originale, ovvero una degustazione, focalizzata sui vini vulcanici, in simultanea in tutti i 19 atenei italiani che rilasciano il titolo di enologo, ovvero le Università degli Studi di Torino, Milano, Verona, Padova, Udine, Trento, Bolzano, Bologna, Firenze, Pisa, Palermo, Sassari, Teramo, Napoli, Perugia, Università della Tuscia, Università del Salento, Università Politecnica delle Marche e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Un evento promosso, con il sostegno di Amorim Cork Italia, e che è servito non solo a riaccendere i riflettori su una delle nicchie enologiche di cui si è parlato negli ultimi anni, ovvero i vini da suoli vulcanici (di cui l’Italia è uno scrigno ricchissimo, dai Campli Flegrei, sotto al Vesuvio, alle Isole Eolie, dall’Etna al Vulture, dai Colli Euganei a Soave, senza dimenticare grandi territori in giro per il mondo come Willamette Valley e Napa Valley in Usa, e Lanzarote, in Spagna), con assaggi e con gli approfondimenti, guidati dalle professoresse Angelita Gambuti e Paola Piombino della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, ma anche a lanciare un format che vede il mondo del vino in cerca di un’alleanza più sinergica che mai con il mondo dell’Accademia.
Un evento promosso dai giovani di Assoenologi, e trasmesso anche su Facebook sulla pagina di Assoenologi, che è stata una “prima volta” di un percorso di lungo raggio. Perchè come spiegato dal presidente Assoenologi, Riccardo Cotarella, è stato “un evento di grande rilevanza, per la prima volta Assoenologi ha messo insieme tutti gli atenei italiani che hanno nei loro indirizzi formativi anche il titolo di enologo. Il valore della conoscenza e della formazione è alla base di ogni professione, a maggior ragione per quella dell’enologo. Sono orgoglioso che i nostri giovani abbiano dato vita a questa iniziativa che ha trovato immediato consenso in tutta Assoenologi. Una giornata importante, alla quale faremo sicuramente seguito con altre iniziative che vedranno sempre più coinvolte le Università italiane, vere fonti del nostro sapere”.

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