270 MILIONI DI BOTTIGLIE STAPPAE PER NATALE E CAPODANNO. SPESA PER 1.250 MILIONI DI EURO. ASSOCIAZIONE ITALIANA ENOLOGI: +10% SULL'ANNO PASSATO

Duecentosettanta milioni di bottiglie stappate, per un giro d'affari pari a 1.250 milioni di euro, il 10% in più sull'anno passato: a tracciare il primo bilancio delle festività di fine anno è l'Associazione Enologi Italiani, precisando che la parte del leone, come di consueto, la giocheranno gli spumanti. Tra Natale e Capodanno, nel nostro Paese, si sono stappate quasi 270 milioni di bottiglie di vini e spumanti, più di 170 milioni di vini tranquilli e poco meno di 100 milioni di bottiglie di spumanti, per un giro d'affari vicino a 1.250 milioni di euro, in pratica oltre il 10% in più rispetto a quello del 2002, che fece registrare 1.100 milioni di euro.
"Come sempre in queste occasioni - spiega Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi - la parte del leone la fanno gli spumanti. Non a caso oltre il 50% degli spumanti italiani trova il proprio momento di consumo nel periodo di fine d'anno (tra Natale e l'Epifania con un giro d'affari di circa 360 milioni di euro)". In questo contesto, su quasi 100 milioni di bottiglie, l'Asti, con 20 milioni di bottiglie, si colloca al primo posto, seguito dal Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, con 18 milioni.
Gli spumantisti italiani, per le festività apena trascorse, avevano preparato 150 milioni di bottiglie per tutti i gusti e per tutte le tasche, di cui 50 milioni inviati all'estero (l'Italia è il terzo produttore mondiale di spumante, dopo Francia e Spagna). Del resto gli italiani, nonostante tutto, bevono mediamente solo 3 bottiglie di spumante l'anno, contro le 5 dei francesi e dei tedeschi.