Se alle parole seguiranno i fatti, potrebbe esserci una rivoluzione in vista in materia di certificazioni per le produzioni a denominazione d’origine nel mondo dell’enologia italiana. Ad annunciarlo il Ministro per le Politiche Agricole Paolo De Castro, che a www.winenews.tv ha dichiarato: “il vino deve avere sistemi di controllo “terzi” rispetto ai consorzi stessi per le produzioni certificate”. Tradotto, il “controllato” non può essere anche il “controllore”, De Castro mette la questione dei controlli della produzione vinicola certificata in cima alla lista delle riforme del sistema-vino italiano, che il futuro Governo, quale che sia, dovrà affrontare, senza mezzi termini.
“Ora siamo - spiega - in una situazione di “interregno”, ma non può durare per sempre, non può essere il consorzio che si autocertifica. Ora, capisco che il vino è un caso particolare - precisa De Castro - perché non ha la dimensione delle “portaerei” del Parmigiano Reggiano o del Prosciutto di Parma, ma bisogna trovare dei sistemi pubblici o para-pubblici, che riducano i costi della certificazione e della verifica della qualità. Su questo c’è un grosso impegno, c’è un tavolo aperto con le Camere di Commercio e con il Ministero, le opzioni ci sono, ma dobbiamo garantire ai consumatori la terzietà”.
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