UN BRINDISI PER FESTEGGIARE IL DIETROFRONT EUROPEO SUL ROSÉ: APPUNTAMENTO IL 27 E 28 A “ITALIA IN ROSA”, LA DUE GIORNI DI DEGUSTAZIONI DEDICATA AL CHIARETTO, DI SCENA A MONIGA, LA CITTA’ “NATALE” DEL CELEBRE ROSATO

Sarà un brindisi davvero speciale, per festeggiare la “salvezza” del rosè, con i calici che si alzeranno in segno di esultanza per il ritiro della proposta europea di consentire la produzione di vini di colore rosa mediante il taglio di vini bianchi e rossi. E non poteva avvenire sullo sfondo di uno scenario più appropriato e dal forte valore simbolico: appuntamento a Moniga (Brescia), dove nel 1896 il senatore, storico e giurista Pompeo Molmenti inventò la “ricetta” del Chiaretto, il 27 e 28 giugno con l’edizione n. 2 di “Italia in Rosa”, la due giorni di degustazioni promossa dal Consorzio Tutela Garda Classico, dedicata a uno dei più celebri rosati tradizionali d’Italia, realizzato, come tradizione vuole, attraverso la vinificazione “in rosa”, ossia con un brevissimo contatto delle bucce col mosto, di uve rosse (info: www.gardaclassico.it).
Il Chiaretto del Garda Classico sarà l’assoluto protagonista della rassegna dei rosé, che vedrà in esposizione oltre 260 vini rosati di 210 diverse aziende di tutta Italia. Ma non solo, perché il celebre rosato avrà al suo fianco un ospite davvero speciale: il Bardolino Chiaretto, con il quale i vigneron bresciani hanno stretto un’alleanza proprio con lo scopo di difendere la tradizione dei Chiaretti gardesani contro l’ipotesi europea di consentire la realizzazione di rosati “da taglio”. Un’alleanza che, alla fine, ha condotto a risultati che meritano davvero un bel brindisi: l’ipotesi comunitaria è stata infatti ritirata dall’agenda di lavori della Commissione Europea.