BRUNELLO NELLO SPAZIO? “PERCHÉ NO!”. ALL’ASTRONAUTA SAMANTHA CRISTOFORETTI, PRIMA DONNA AD ENTRARE NEL “CLUB” DELL’ESA, L’AGENZIA SPAZIALE EUROPEA, IL PREMIO “PRIME DONNE” DELLA CANTINA DI MONTALCINO DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

In contatto via Internet dalla base spaziale in Russia (nella Città delle Stelle), in cui attualmente compie il suo addestramento, l’astronauta Samantha Cristoforetti (33 anni, nata a Milano ma cresciuta nel paese trentino di Malè), laurea in Ingegneria Aerospaziale a Monaco di Baviera e un’altra in Scienze Aeronautiche ottenuta all’Accademia di Pozzuoli, tra le prime donne a diventare pilota militare, ha “ritirato” l’altro ieri, il premio “Prime Donne” (assegnato dalla cantina di Montalcino “Casato Prime Donne” di Donatella Cinelli Colombini, “ad un personaggio emblematico di una femminilità positiva, vincente, attuale e costruita sul merito”).

Nel collegamento con Montalcino, la Cristoforetti (selezionata tra 8.500 candidati per entrare nel gruppo, fino a quel momento di soli uomini, degli astronauti dell’Esa - Agenzia Spaziale Europea), oltre a raccontare la sue esperienza e la giornata tipo di un astronauta, ad domanda diretta (“cosa mangiate e cosa bevete”), ha parlato del rapporto con il “food & wine”: “nella stazione spaziale il vino è bandito. Ma tanti astronauti sono buongustai. E, per questo, in futuro, cercheremo di migliorare la qualità del cibo anche qui”.

L’astronauta, poi, ad una precisa domanda del presidente del Partito Democratico Rosy Bindi, ospite del premio, che ha chiesto se “per compagnia si porterà nello spazio una bottiglia mignon di Brunello di Montalcino ...”, la prima astronauta italiana ha detto che “ ... se me ne danno la possibilità, senz’altro ...”. Prosit!