La Francia dice no alla politica europea di liberalizzazione dei diritti d’impianto per le vigne che dovrebbe entrare in vigore nel 2016. Il Ministro dell’Agricoltura di Parigi, Bruno Le Maire, in assemblea nazionale, ha dichiarato che la Francia “si è opposta alla liberalizzazione degli impianti” di nuove vigne nell’Ue, sottolineando che questa riforma si tradurrà in “un aumento del 30% circa delle superfici agricole coltivate”, in “una diminuzione immediata della qualità”, in una superproduzione, “nel crollo dei prezzi” e nella “rovina per migliaia di viticoltori in Francia come nel resto d’Europa”. “Questa decisione di liberalizzazione non va bene e faremo di tutto per far cambiare idea alla Commissione”, ha aggiunto il ministro. Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel, si “sono espressi contro questa liberalizzazione dei diritti di impianto. E abbiamo convinto - ha spiegato Le Maire - l’Ungheria, l’Italia e l’Austria, ha sposare la nostra posizione Continueremo a fare il giro dei Paesi europei”.
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