02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

LA NEW YORK PUBLIC LIBRARY FESTEGGIA I SUOI PRIMI 100 ANNI DI VITA CON LA BIRRA DI GEORGE WASHINGTON: LA RICETTA “RISPOLVERATA” DOPO 250 ANNI

Italia
La birra di George Washington

Il primo Presidente degli Stati Uniti, George Washington, ai tempi in cui era un giovane colonnello di stanza in Virginia, nutriva una passione talmente grande per le birre scure, che ne annotava le ricette sul suo taccuino da militare, e se le produceva da solo, seguendo minuziosamente i propri appunti. Una tradizione rispolverata 250 anni dopo dalla New York Public Library, la biblioteca della Grande Mela che, per festeggiare i suoi primi 100 anni il prossimo 23 maggio, brinderà con la birra realizzata secondo l’antica ricetta, di cui conserva il manoscritto originale.
Rileggendo quelle pagine ingiallite, si scopre con quanta diligenza il giovane colonnello annotasse ingredienti e modalità di preparazione della bevanda. “Prendere un setaccio di crusca e luppolo e far bollire per tre ore”, è scritto nel taccuino. “Poi scolarne 30 galloni in un recipiente per il raffreddamento e aggiungere tre galloni di melassa”. Ma ecco il colpo di genio: “Lasciarla da parte finché non arriva a una temperatura appena superiore a quella del sangue”. Non avendo a disposizione un termometro, Washington seguiva una regola semplice: se ti scotti è ancora troppo calda, se senti un lieve tepore va bene. “Poi aggiungere un quarto di gallone di lievito, e, se il clima è molto freddo, coprire il tutto con un lenzuolo, e lasciare da parte per 24 ore”. Il grosso era fatto. A quel punto non restava che mettere il preparato in una botte “lasciando il cocchiume aperto” e imbottigliare.
La passione per la birra ha radici profonde negli Stati Uniti. I Padri fondatori del nuovo mondo erano amanti della Porter, una bevanda insostituibile: onnipresente nel rancio di ogni soldato, fino alla metà dell’800 veniva prodotta in casa o in microbirrifici paesani. Washington, e non è difficile crederlo, ne era davvero un patito: il giorno in cui New York fu liberata definitivamente dagli inglesi, nel 1783, l’allora generale festeggiò con una pinta di birra alla vecchia Bull’s Head Tavern. Ma presto era sorto un problema morale e di bandiera: l’acerrimo nemico degli inglesi non poteva certo consumare un prodotto importato proprio dal Regno Unito. “Siamo stati per troppo tempo vittime del pregiudizio inglese”, scriveva Washington al marchese di Lafayette, “io non consumo porter e formaggio a meno che non siano prodotti in America e adesso è possibile comprare qui entrambe queste cose e di eccellente qualità”. Compra e consuma americano, insomma.
Al party della New York Public Library si respireranno insomma queste atmosfere quando si leveranno non calici ma boccali ricolmi della nuova Fortitude’s Founding Father Brew, la birra dei Padri fondatori, creata per l’occasione grazie all’accordo tra la biblioteca e il birrificio Coney Island Brewing Company. La bevanda sarà proposta in due versioni: quella originale con la melassa, per intenderci quella basata sulla ricetta di Washington, e quella con il malto d’orzo. La melassa era un’altra passione del presidente tanto che si dice che la prima causa dei suoi denti rovinati fosse proprio l’eccessivo consumo di questo liquido zuccherino che, in tempi di igiene orale carente, costituiva una vera bomba per la bocca. Chi ha avuto la fortuna di assaggiare la Fortitude’s Founding Father Brew l’ha definita “leggera, abbastanza secca, mediamente strutturata e tostata”. Una scura perfetta, insomma.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli