Questione di punti di vista: se l’Italia ha gioito per il superamento quantitativo sulla Francia nel 2010, c’è chi si preoccupa di produrre troppo vino. Come l’Australia, dove la vendemmia 2011, che per qualità fa ben sperare, rischia di essere “troppo grande, oltre la realtà di una produzione sostenibile e delle opportunità di mercato”, dice Stephen Strachan, Ceo della Winemakers Federation of Australia (www.wfa.org.au). Vendemmia, peraltro, stimata su 1,62 milioni tonnellate di uva, appena il +1% sul 2010, in linea con la media degli ultimi 5 anni. Ma, per i produttori, questo metterà ancora più pressione sul vino australiano, che punta a ridurre la produzione, tanto che nel 2009 i principali player avevano rivelato di voler tagliare almeno 20,000 ettari di vigneto.
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