Lo champagne più antico del mondo? In fondo al mare. Le 168 bottiglie di champagne naufragate nell’Ottocento e riemerse dal Mar Baltico nel 2010, sono state nelle profonde e fredde acque di fronte alle isole finlandesi di Aaland per 200 anni, come un vero e proprio tesoro che si rispetti, e oggi tornano casa, a Reims in Francia, dove ci sarà la degustazione di una di queste bottiglie da parte di Dominique Demarville, chef de cave di Veuve Clicquot Ponsardin, griffe di 47 delle bollicine sommerse, salvate dalla ridotta profondità, 55 metri, dalla temperatura di 5 gradi, dalla pressione costante e dalla poca luminosità dell’insolita “cantina” che le custodiva.
Lo champagne in questione sarebbe sopravvissuto al naufragio del carico che pare fosse destinato alla corte russa dello Zar Pietro il Grande da parte di Luigi XVI, e dopo 200 anni sono tornate alla luce. Si tratta di 168 bottiglie, 47 Ponsardin e almeno 120 marchiate Juglar, che all’epoca apparteneva alla Maison Jacquesson, che, potrebbero avere un enorme valore come spiega l’enologa Ella Grussner Cromwell-Morgan dopo aver analizzato il liquido interno alle bottiglie: “se la data e la provenienza delle bottiglie ritrovate nel Baltico fossero confermate si tratterebbe del più vecchio champagne del mondo e potrebbe valere centinaia di migliaia di euro la bottiglia”.
Fonte: Corriere della Sera
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