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9.200 bottiglie di vino, 40.000 etichette e 4.200 scatole, marchiate illecitamente “Moet & Chandon” sequestrate dalla Guardia di Finanza di Padova. Truffa potenziale da 1,8 milioni di euro. Il vino sequestrato regalato in beneficenza

La Guardia di Finanza di Padova ha sequestrato 9.200 bottiglie di vino, 40.000 etichette e 4.200 scatole, marchiate illecitamente “Moet & Chandon”. La vendita delle sole bottiglie rinvenute avrebbe fruttato all’organizzazione un introito di 350.000 euro; importo destinato a lievitare ad oltre 1,8 milioni di euro se si considerano le decine di migliaia di etichette pronte all’uso.
Una volta accertata la genuinità del vino, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, le Fiamme Gialle hanno donato le bottiglie sequestrate, dopo l’asportazione di tutte le etichette e segni distintivi del marchio contraffatto, ad alcune associazioni che operano nel Veneto.
“Non siamo di fronte a una associazione dedita alla contraffazione - ha dichiarato il Tenente Colonnello Luca Lettere della Guardia di Finanza di Padova - ma a una persona, originaria della zona di Valdobbiadene, che conosce bene il territorio, dove recuperare il vino, le etichette e le bottiglie con cui creare lo champagne contraffatto. Conosce, inoltre, molto bene il mercato e come ingannare il consumatore. Secondo noi queste bottiglie erano destinate ai mercati del Nord Europa, come quello tedesco”.
Il vino sequestrato è stato sottoposto ad analisi dal laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane di Torino. Si tratta di un prodotto classificabile come “vino bianco spumante” con un titolo alcolometrico di 11,62, proveniente dal Nord Italia. Stabilito che si trattava di vino buono, non adulterato e che non faceva male alla salute, le Fiamme Gialle, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, hanno donato le 9.200 bottiglie ad associazioni a sfondo benefico del Veneto.
“Per me è la prima volta - ha spiegato Lettere - che facciamo avere a delle associazioni benefiche un prodotto sequestrato, ma si tratta di una opportunità concessa dalla legge. Ci siamo battuti affinché potesse avvenire questa donazione, altrimenti sarebbe stato distrutto tutto e ci è sembrato un inutile spreco. Così qualcuno potrà bersi un bicchiere di vino”.

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