Le Langhe, a differenza della Toscana, ed in particolar modo di Montalcino e i suoi vigneti di Brunello, non sono facile terreno di conquista per gli imprenditori stranieri. Questo non vuol dire che anche nella terra del Barolo e del Barbaresco non ci siano aziende e vigneti in vendita, e quindi spazio per gli investimenti che arrivano da lontano. Solo che, almeno per ora, di proprietà straniere tra le colline Patrimonio Unesco di Langhe Monferrato, ce ne sono davvero poche.
Eppure, il Barolo ha estimatori in ogni angolo del mondo, a partire dagli Stati Uniti, da dove è arrivato, ormai da qualche anno, Kyle Krause, diventato ricco con la catena Kum & Go, oltre 400 punti vendita, tra convenience store e stazioni di benzina in 11 Stati, la maggior parte dei quali in Iowa. Krause, più che un estimatore, delle Langhe e dell’Italia è innamorato da sempre. Anche per motivi genealogici, visto che la nonna è originaria della Sicilia, dove si è fidanzato con la moglie, Sharon, sposata in Costiera Amalfitana. Nel tempo, la casa in Iowa si riempie di bottiglie, arriveranno ad essere più di 10.000, per la metà almeno di Barolo, Barbaresco e, in generale, Nebbiolo.
Per i suoi cinquant’anni, nel 2013, decide di regalarsi un’azienda di vino, decisamente alla portata per chi può contare su un patrimonio personale di quasi 3 miliardi di dollari. La ricerca, ovviamente, non può che partire dalle Langhe, e l’occasione, a Kyle Krause, la serve su un piatto d’argento il Gruppo Campari, che nel 2014 decide di disfarsi delle aziende del vino presenti in portafoglio. Tra queste, la storica Enrico Serafino, che il magnate americano acquista nel giugno del 2015, per 6,1 milioni di euro, per la cantina, il marchio Enrico Serafino e i vigneti, 12 ettari, tutti nel comune di Canale d’Alba, 6 a Nebbiolo, 4 ad Arneis e 2 a Barbera. Passa poco più di un anno, e nel 2016 Krause raddoppia, acquistando un nome storico del vino del Piemonte e di Langa, Vietti.
Questa volta, l’investimento è di quelli che raramente si vedono nel mondo del vino: 60 milioni di euro (cifra mai confermata, ma neanche smentita, ndr), con cui Krause ha acquistato la cantina storica di Castiglione Falletto e i 34 ettari di proprietà divisi tra Castiglione Falletto (Scarrone, Villero e Rocche), La Morra (Brunate), Barbaresco (Masseria), Castiglione Tinella (Cascinetta e Tre Vigne), Serralunga d’Alba (Lazzarito) e Agliano d’Asti (La Crena), da cui l’azienda produce 250.000 bottiglie dei più importanti vini del Piemonte dal Barolo al Barbaresco, dal Nebbiolo alla Barbera d’Asti.
E non finisce qui, perché nel 2017 arriva un’altra tessera a rendere ancora più completo il mosaico: il resort “La Soprana”, a Cerretto Langhe. Che, dopo tre anni di lavori, è pronto, nel 2021, ad aprire le porte. Si chiamerà “Casa di Langa”, e sarà un resort a 5 stelle, circondato dalle colline vitate Patrimonio Unesco, dove troveranno posto 39 camere, 12 suite, un centro benessere e una scuola di cucina.
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