Il Chianti Classico 2019 di Cafaggio riposa per 12 mesi in legno grande e ha saputo cogliere i tratti salienti di un’annata molto interessante per i vini del Gallo Nero. Possiede aromi di frutti rossi maturi, cenni terrosi, rimandi al sottobosco, insieme a tocchi affumicati e speziati che ne chiudono il cerchio. In bocca, il sorso è polposo e contrastato, dalla silhouette ben profilata e tendenzialmente fragrante, a dare piacevolezza e slancio ad un sorso scorrevole e continuo. La Tenuta di Cafaggio, una delle realtà che storicamente ha lanciato Panzano tra i luoghi d’elezione chiantigiani, si estende su 30 ettari a vigneto, impiantati in una delle sottozone più rinomate della denominazione del Chianti Classico, capace di dare con continuità vini ben riconoscibili e sempre intriganti. Attualmente, l’azienda, dal 2016 gestita da ISA Spa (Istituto Atesino di Sviluppo), holding di partecipazioni con sede a Trento, si è affidata ad una coppia di tecnici di tutto rispetto: Ruggero Mazzilli, che cura la parte agronomica, sviluppando il protocollo biologico e valorizzando le caratteristiche peculiari dei suoli di Panzano in Chianti; mentre la consulenza enologica è affidata ad Atilio Pagli, enologo di grande esperienza, di notoria sensibilità ed attenzione nella condivisione con il management dell’approccio stilistico aziendale, sempre focalizzato sulla valorizzazione del binomio vigna-terreno.
(fp)
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