“La qualità non conosce compromessi e ogni varietà ha bisogno di una collocazione particolare in vigna e di rese improntate sulla qualità”, sottolinea il winemaker Hans Terzer, storico enologo della Cantina San Michele Appiano, riferendosi anche agli effetti che il riscaldamento globale ha sulla qualità delle uve. E perché la qualità sia sempre garantita anche di fronte al climate change, la cantina altoatesina ha reinterpretato la “Linea Selezione” - assemblando vini provenienti da zone differenti, comprese quelle piantate più recentemente in altitudine - e la rilancia in 10 etichette chiamandola “Fallwind”. Così si chiama il vento “di caduta” che soffia dal massiccio della Mendola raffrescando i vigneti e impedendo loro di subire gli effetti nefasti del rialzo termico sul profilo aromatico delle uve. Questo rosé da sole uve Pinot nero, varietà che in Alto Adige dà risultati molto interessanti, è prodotta con il metodo Saignée, ossia con un salasso dal mosto durante la vinificazione in rosso, e a questo si deve la sua bella struttura. Fermenta in acciaio e poi matura per alcuni mesi in vasche di cemento prima dell’imbottigliamento. Di un colore buccia di cipolla, molto “moderno”, al naso presenta note intense di lampone e altri piccoli frutti rossi. In bocca è grintoso, ha polpa, di bella acidità, con una interessante sapidità. Sarei curiosa di riassaggiarlo tra uno o due anni.
(Clementina Palese)
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