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COMPARTO DA PRIMATO

La tecnologia made in Italy in vigna e cantina è da primato mondiale, e crescerà ancora

Le eccellenze tricolore protagoniste a Simei by Unione Italiana Vini (Uiv) a Milano, da ieri al 18 novembre. Focus sulla sostenibilità
SIMEI, TECNOLOGIA, UIV, vino, Italia
A Simei by Unione Italiana Vini (Uiv), a Milano, da ieri al 18 novembre, di scena le eccellenze della tecnologia

É già fortissimo, il comparto della tecnologia made in Italy in vigna e in cantina. E crescerà ancora, perchè se il giro d’affari 2021 ha superato i 3,1 miliardi di euro, di cui il 70% all’export, secondo 9 aziende su 10 la chiusura del 2022 sarà ancora migliore. Con una progressione, secondo i più, del 20%. Grazie ad eccellenze nei macchinari per la vigna, per l’imbottigliamento, per la produzione di vino, nella produzione di tappi, bottiglie, calici e e così via, con top brand come Gai, Bertolaso, Della Toffola, Amorim Cork Italia, Diam, Italesse, Nomacorc, Vinventions, Volentieri Pellenc, Vivai Rauscedo, Aeb, Gamba, Garbellotto ... per citarne solo alcuni, protagonisti, in questi giorni, a Simei, il salone Internazionale macchine per enologia ed imbottigliamento by Unione Italiana Vini (14-18 novembre, Milano).
Edizione n. 29 in cui, a conferma della fiducia nel comparto, “si registra il più alto investimento mai realizzato da Agenzia Ice, con 180 ospiti internazionali invitati da oltre 30 Paesi”, ha detto il dirigente dell’Ufficio di Coordinamento Promozione del Made in Italy Agenzia Ice, Maurizio Forte. E dove al centro, ovviamente, c’è il macro tema della sostenibilità, perchè, come ricordato da Alessandro Barbieri, responsabile commerciale Valoritalia, che certifica oltre la metà del vino italiano a denominazione, “il tema è l’attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030, argomento non più procrastinabile. Noi di Valoritalia accogliamo le richieste di certificazione di aziende che intendono offrire ai consumatori garanzie in termini di tutela del territorio, ambiente e patrimonio umano. Il trend green è così importante e destinato a durare che si sta estendendo ad altri settori, come quello del turismo sostenibile”.
Certo, pesano i rincari a doppia cifra di materiali come ferro, carta, componenti elettronici, e di oltre il 100% per l’energia. Ma i numeri del comparto, da primato mondiale, ha detto Paolo Castelletti, segretario generale Unione Italiana Vini (Uiv) “ne fanno una punta di eccellenza riconosciuta e che vede le innovazioni e soluzioni tricolore presenti in 7 cantine su 10 in tutto il mondo”. Francia, Est Europa e l’area Germania-Austria-Svizzera sono le prime destinazioni dei macchinari italiani che, complessivamente, vedono il valore dell’export 2022 in crescita del 3% sul risultato del 2021.

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