“Oggi il tartufo è in diminuzione, sia dal punto di vista produttivo che del suo habitat. Le aziende del vino, nelle Langhe, devono impegnarsi a dedicare degli spazi al tartufo bianco, riscoprendo e ristabilendo la presenza del bosco. L’uomo diventa un fautore, così, della biodiversità. Il bosco va inteso come ambiente produttivo in equilibrio, capace di autogestirsi. Il turismo del vino e del tartufo va saputo gestire, ma è di grande qualità, di persone attente”.
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