Le cronache enogastronomiche sono, a buon diritto, dominate da ragionamenti sulla qualità delle materie, sulla grande cucina, sui grandi vini, sulla valorizzazione delle eccellenze e dei prodotti di nicchia. Ma come raccontano, invece, le cronache quotidiane - al netto di una spesa per il cibo che cresce ma solo per l’aumento dei prezzi, con le quantità nel carrello che diminuiscono - se, da un lato, ci sono sempre più appassionati del buon cibo che possono investire più risorse per quello che portano in tavola a casa e per il fine dining, dall’altro, aumenta il numero di coloro che fanno fatica a far quadrare i conti e devono stare attenti anche ai centesimi, guardando meno alla qualità dei prodotti (e quindi, spesso, non solo a minor gusto, ma anche a minor salubrità). Un trend confermato dagli operatori della grande distribuzione, anche da Tuttofood, a Milano, come abbiamo raccontato qui, ma anche dalla recente diatriba esplosa sui social dopo lo sfogo contro i “gastrofighetti” e le loro critiche ritenute eccessive, se non dei veri e propri insulti, alle ricette e ai follower di Benedetta Rossi, una delle cuoche social più seguite d’Italia (8,1 milioni di follower del suo account Facebook “Fatto in Casa da Benedetta”), per il fatto di usare prodotti di largo consumo, come fanno milioni di famiglie ogni giorno. E se queste sono “chiacchiere”, in qualche modo, ci sono poi anche i numeri a confermare un crescente strato di popolazione in difficoltà, come quelli di “Antoniano”, che racconta di “aiuti alimentari alle famiglie in aumento del 135% sul 2019 e del 18% sul 2021 nelle mense francescane”. Ecco i dati registrati nel 2022 dalla rete francescana nazionale di “Operazione Pane”, e diffusi per la Giornata Mondiale della Famiglia, che ricorre il prossimo 15 maggio. La rete, composta da 18 strutture in tutta Italia, è arrivata a distribuire ogni mese l’importante cifra di oltre 4.400 ceste alimentari. Una media di 143 al giorno.
“Segno che le ripercussioni economiche della pandemia e degli avvenimenti internazionali continuano a farsi sentire, soprattutto su chi parte da una situazione già fragile, e che oggi colpiscono in modo allarmante le famiglie” commenta il direttore dell’Antoniano, frate Giampaolo Cavalli. Un peggioramento della situazione economica rilevato anche dall’Istat: nel 2022, infatti, le persone che dichiarano un impoverimento rispetto all’anno precedente raggiungono il livello più alto mai riscontrato (35,1%), in continua crescita dal 2019.
Le famiglie che si rivolgono alle 18 strutture di “Operazione Pane”, spiega la nota, chiedono soprattutto un sostegno alimentare, ma, sempre di più, anche economico per far fronte alle molte spese che si trovano a dover sostenere, soprattutto in presenza di figli: le bollette, la mensa scolastica, il materiale per la scuola, le spese mediche. Spese essenziali che dall’emergenza Covid in poi è sempre più difficile sostenere da soli, lo dimostrano anche i dati Istat, secondo i quali nel 2020 la spesa dei comuni per l’area povertà è aumentata del 72,9%. Quasi a ricalcare l’analisi della rete “Operazione Pane”, la voce di spesa che ha fatto registrare l’aumento più consistente è quella dei “buoni spesa o buoni pasto”, ma in forte aumento anche i contributi a sostegno del reddito famigliare, di cui il 43% è andato a famiglie con figli.
Operazione Pane, nel 2022, è stata in grado di raggiungere e aiutare 1.400 famiglie, tra queste più di 800 mamme, quasi 700 papà e 1.500 bambini. Ed è quest’ultimo dato a preoccupare maggiormente. Per i bambini che crescono in contesti di povertà, infatti, è più difficile andare bene a scuola e godere di buona salute; questi bambini rischiano, inoltre, più degli altri di diventare a loro volta adulti sotto la soglia di povertà, senza un impiego. Secondo dati Unicef, nel 2021 in Italia quasi il 30% di minori era a rischio povertà.
“Da noi arrivano tante mamme e papà preoccupati per i loro bambini e ragazzi, preoccupati di non poter garantire loro cibo sufficiente, ma anche l’istruzione, le opportunità e la serenità che si meritano. Ascoltarli, dare loro un pacco alimentare e aiutarli con le spese vuole dire alleviare, fosse anche solo per un momento, queste ansie” aggiunge frate Cavalli.
Ma se il dato sulle famiglie è quello che colpisce di più, non vanno dimenticati gli adulti singoli che si rivolgono alle mense francescane per un pasto caldo, anch’essi in continuo aumento. Nel 2022 sono stati, infatti, quasi 39.000 i pasti caldi distribuiti ogni mese da “Operazione Pane” - in aumento del 6% sull’anno precedente - che hanno raggiunto quasi 7.000 persone (+10% dal 2021).
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024