Accanto a colazione, pranzo e cena, i tre pilastri dell’alimentazione quotidiana, gli spuntini del mattino e del pomeriggio sono una parte molto importante della dieta ideale dei bambini: con la ripartenza della scuola, una piccola merenda a metà mattinata è utile per mantenere costante l’attenzione durante le lezioni e per arrivare meno affamati all’ora di pranzo. Ma è ancora lunga la strada da percorrere per fornire ai bambini, ai genitori e agli educatori le soluzioni concrete, a misura di bambino, sulla corretta alimentazione. Domani, 17 settembre, è la “Giornata Mondiale della Merenda”, ma, dall’indagine condotta dall’Associazione no profit Fondo Scuola Italia per Nutripiatto, e, grazie alla collaborazione degli insegnanti raggiunti, risulta che, nel nostro Paese, le merende più “popolari” sono per il 58% quella salata, il 21% la dolce, e solo il 5% considera un’alternativa salutare come ad esempio frutta, frutta secca, ortaggi, yogurt, il 9% le bevande e, purtroppo, il 7% non porta nulla a scuola. Altro dato: il 73% degli alunni sa poco o nulla delle differenze tra i diversi gruppi alimentari.
Mangiando meno e spesso ci si assicura una “scorta” energetica costante senza affaticare la digestione evitando sonnolenza e stanchezza. Una merenda equilibrata incide sul benessere migliorando l’attenzione, la concentrazione e non solo: anche le performance fisiche di un pomeriggio passato a giocare o a praticare sport, se accompagnate da una merenda adatta, ideale allo stile di vita del bambino è un beneficio degno di nota. Alla domanda rivolta agli insegnanti “quale è la maggior difficoltà per le famiglie nel far mangiare i bambini in modo equilibrato?” si evidenzia, dalle risposte, una particolare difficoltà delle famiglie nella gestione e nell’organizzazione di questo aspetto importante. Persino la merenda, che dovrebbe essere una cosa semplice e pratica, non viene considerata come un pasto fondamentale e spesso è monotona: più dell’80% dei bambini mangia sempre gli stessi cibi, il 13% la consuma di fretta e i rimanenti addirittura la saltano. Un dato più confortante riguarda l’idratazione: l’82% beve in classe o durante gli intervalli, l’11% poco e il 7% non si sa. Le sfide legate all’alimentazione dei bambini rimangono, quindi, significative. Per affrontarle Nutripiatto svolge un ruolo fondamentale nell'educare i bambini e gli studenti sull'importanza di una corretta alimentazione, prevenendo malattie legate alla nutrizione e migliorando il loro benessere complessivo. La sua importanza risiede nella promozione di abitudini alimentari sane che possono avere un impatto positivo sulla salute e sul futuro dei giovani.
Per un intero anno scolastico, Nutripiatto e il Fondo Scuola Italia hanno unito le forze per approfondire i temi dell’alimentazione dei giovani studenti italiani attraverso la diffusione della Guida Nutripiatto, ideata da esperti di nutrizione di Nestlé e dall’Università Campus-Biomedico di Roma e Sipps, Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, nelle scuole di tutto il Paese. La guida Nutripiatto per le Scuole è stata creata per offrire giochi e consigli ai bambini su come adottare una corretta alimentazione, contribuendo così a combattere il problema crescente dell’obesità infantile e delle malattie correlate.
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