Cos’è Veganuary? Come suggerito dal nome (fusione tra “vegan” e “January”), consiste nella sfida globale che, dal 2014, incoraggia ed invita le persone a mangiare vegano per tutto il mese. La crescente tendenza verso stili alimentari plant-based ha avvicinato i consumatori ad un’alimentazione sana e ricco di proteine vegetali.
Secondo un’indagine condotta da Astraricerche e Unione Italiana Food (Uif), ben 22 milioni di italiani consumano abitualmente prodotti a base vegetale, due su tre li portano in tavola almeno una volta al mese e uno su quattro almeno una volta a settimana. Il 25% di chi ancora non li consuma dice che lo farà in futuro, ma, secondo Uif, già nel 2023 la crescita dei loro consumi nella Gdo e nel fuori casa è stata del +2,8% sul 2022, mentre Bloomberg prevede un ulteriore sviluppo a livello globale, stimando un passaggio dai 44 miliardi di dollari attuali ai 162 miliardi entro il 2030.
A celebrare questo gennaio veg sono diversi i nomi di imprese nei settori dell’alimentazione e della ristorazione. Un esempio è Findus che, insieme a Edoardo Franco, vincitore di Masterchef Italia n. 12, ha realizzato tre burger vegani, gustosi e fantasiosi, ispirati ai sapori e colori di Asia, America ed Europa. Hard Rock, che a livello internazionale può contare sulla collaborazione di Moving Mountains, azienda all’avanguardia nella tecnologia alimentare a base vegetale e nove volte vincitrice del Great Taste Award, ha deciso di aggiungere al proprio menu varie ricette veggie, aprendo le sue porte ad una comunità crescente di ospiti vegani. Hard Rock Milan sarà, inoltre, al fianco di EssereAnimali in questa iniziativa, una realtà che lavora per porre fine agli allevamenti intensivi e promuove il passaggio a un sistema alimentare che non preveda il consumo di prodotti animali e partner italiano della sfida.
Il Veganuary, però, non è soltanto una sfida, ma soprattutto un invito ad esplorare nuovi orizzonti culinari, scoprire il piacere della cucina vegana e apprezzarne la versatilità, dimostrando che questa scelta può essere non solo salutare, ma anche soddisfacente per il palato e sostenibile per l’ambiente.
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