Nel 2024 gli italiani non solo torneranno a rimpinguare il carrello della spesa, ma la loro tavola dovrà anche garantire alcuni requisiti fondamentali: salutare, tradizionale, a basso impatto ambientale, semplice ed essenziale. Il biologico si conferma come categoria d’interesse per il consumatore: nel 2023 gli acquisti bio nella distribuzione moderna - che rimane il canale preferenziale per il segmento - si attestano a 2,1 miliardi di euro, con un incremento del +4,7% a valore sul 2022. La tendenza emerge dal monitoraggio, realizzato da Nomisma per FederBio, sul consumo di prodotti biologici in Italia, presentato a “Marca 2024”, fiera italiana dedicata alla marca commerciale.
Se, nel 2023, a causa della crescita dei prezzi e dell’inflazione, 9 italiani su 10 hanno messo in atto strategie per gestire la spesa alimentare (il 71% ha rinunciato all’acquisto di prodotti superflui, il 64% ha effettuato la spesa guardando in primis alle promozioni, mentre più di 6 italiani su 10 hanno acquistato prodotti a marchio del distributore), per il 2024 sembrano migliorare le intenzioni di spesa. La percentuale di quanti intendono aumentare le quantità consumate (16% del totale) supera quella di quanti intendono ridurre i consumi (11%), con una tendenza in miglioramento considerando che la stessa differenza era di -1 punto percentuale ad agosto 2023.
In questo scenario, la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente rappresentano fattori determinanti dei comportamenti di acquisto. Al riguardo, negli ultimi 5 anni un italiano su due ha dichiarato di adottare con maggiore frequenza scelte di consumo più sostenibili. Queste abitudini riflettono un maggiore impegno nel ridurre l’impatto climatico delle proprie azioni anche nel carrello della spesa: due italiani su tre hanno infatti dichiarato di prestare maggiore attenzione all’acquisto di prodotti alimentari e bevande con caratteristiche di sostenibilità.
Determinante per il bio il ruolo della distribuzione moderna, che rimane il canale di acquisto di riferimento degli italiani per il biologico, sia in termini di ruolo sugli altri canali di acquisto (con un peso pari al 58% del totale delle vendite legate ai consumi domestici di), sia in termini di scelta di prodotto (la marca del distributore oggi rappresenta il 47,5% delle vendite a valore veicolate della distribuzione moderna, con un numero medio di referenze vendute pari a 130 unità in iper e super e 70 nei discount). Nel 2023, la consumer base di prodotti bio rimane l’indicatore di maggior interesse delle famiglie: il 90% della popolazione di età compresa tra 18 e 65 anni ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto alimentare bio nell’ultimo anno.
Ma quali sono le principali motivazioni che spingono i consumatori italiani ad acquistare prodotti bio? Innanzitutto, il 27% ritiene i prodotti bio più sicuri per la salute rispetto all’opzione convenzionale, ma anche perché sono sostenibili (il 23% li ritiene più rispettosi dell’ambiente, il 10% del benessere animale e un ulteriore 10% fa riferimento alla sostenibilità sociale e intende sostenere i piccoli produttori).
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