La rivoluzione è dietro l’angolo, anche al ristorante: nel 2024 sette locali su dieci impiegheranno o potenzieranno l’utilizzo dell’AI (Intelligenza Artificiale), tra chatbot e strumenti generativi di foto e video, per proporre contenuti sempre più calibrati sul gusto dei clienti. Inoltre, si consolida il più ampio impiego di tecnologie tanto in sala quanto in cucina, dalla robotica alle automazioni di ordini e prenotazioni, dai software gestionali alle strategie di comunicazione e marketing, rendendo il 2024 l’anno dell’evoluzione dei ristoranti a realtà altamente tecnologizzate. Per un ristoratore su due questi strumenti consentono di far risparmiare allo staff fino a 20 ore di lavoro a settimana: emerge dalla ricerca “Tecnologia in Ristorazione - Scenari e Opportunità”, effettuata da Osservatorio Ristorazione, per fotografare l’approccio tech dei ristoranti italiani nel 2023 e delineare gli scenari dell’anno appena cominciato.
L’indagine, effettuata tramite sondaggio sulla banca dati della web app per le prenotazioni “Plateform”, installata da oltre 2.000 attività in tutta Italia, e sulla community dell’agenzia RistoratoreTop, composta da più di 13.000 imprenditori, sarà presentata al "Forum della Ristorazione", edizione n. 4, di scena a Padova il 12 e 13 marzo.
Dal sondaggio emerge che l’84% dei ristoratori utilizza già strumenti tecnologici in sala, in prevalenza gestionali di cassa, delle prenotazioni e degli ordini. Poiché dall’indagine sono state escluse grosse catene di fast food, più orientate a questo tipo di ottimizzazione, è interessante constatare che il 9% utilizza sistemi di self order, tra totem e menu digitali integrati con la cassa. Ciò consente di risolvere, seppure parzialmente, il problema ancora persistente del reperimento di personale ai tavoli.
Solo l’1% dispone, invece, ad oggi di robot di sala. I ristoratori che utilizzano tecnologia in cucina rappresentano il 77% e fanno ricorso a supporti in grado di elevare la qualità della produzione, ottimizzandone tempi e risorse.
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