Custodi del paesaggio e del territorio, gli agricoltori lo sono, di fatto, da sempre. Ma, a brevissimo, lo saranno anche formalmente, perchè “il passaggio definitivo di oggi in Senato della Repubblica riconosce per legge il ruolo dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio e istituisce una Giornata Nazionale dedicata ad un settore, l’agricoltura, da cui dipendono il benessere economico, sociale e ambientale del Paese e la nostra sicurezza alimentare”. A dirlo Sottosegretario all’Agricoltura, Luigi D’Eramo. Che ha aggiunto: “con questa norma, da noi fortemente voluta e sostenuta, l’Italia si conferma ancora una volta all’avanguardia in Europa e nel mondo. È un provvedimento che restituisce la giusta centralità - spiega il Sottosegretario - a quanti da anni sono impegnati in prima persona per una maggiore sostenibilità, per tutelare il suolo, salvaguardare le risorse naturali e contrastare i cambiamenti climatici, oltre che lo spopolamento di intere aree. Gli agricoltori sono i primi difensori dell’ambiente, non certo suoi nemici come qualcuno, in Ue, ha tentato di far credere. Il voto di giugno - conclude D’Eramo - potrà restituire a chi lavora nel settore primario l’importanza che merita. Intanto il nostro Paese riconosce il loro prezioso contributo con questa legge. Gli altri Stati membri seguano l’esempio italiano”.
“Il riconoscimento normativo della figura dell’agricoltore custode è un atto fondamentale per valorizzare e promuovere le molteplici attività del settore a tutela dell’ambiente e del territorio”, commenta dal canto suo il presidente Cia - Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sull’approvazione in via definitiva del disegno di legge in materia, che istituisce anche la Giornata Nazionale dell’Agricoltura. “A dispetto di tutte le fake news, gli agricoltori non inquinano, anzi - spiega Fini - garantiscono un presidio insostituibile dal punto di vista ambientale, come certifica anche questo provvedimento. Il ruolo strategico del comparto, infatti, non è solo quello di produrre cibo sano e sicuro per tutti, ma anche di assicurare la tenuta e lo sviluppo delle aree interne; salvaguardare il suolo e i territori contro il dissesto idrogeologico; gestire le risorse idriche; produrre energia da fonti rinnovabili; difendere il paesaggio e la biodiversità”.
La legge, in particolare, riporta l’agenzia Agenfood, istituisce la “Giornata Nazionale dell’Agricoltura”, fissata per novembre (seconda domenica), “allo scopo di riconoscere il ruolo fondamentale dell’agricoltura volta al soddisfacimento dei bisogni primari dell’uomo nonchè al benessere economico sociale e ambientale del Paese”. Il testo, più in dettaglio, prevede che Stato, Regioni e Province autonome tutelino l’ambiente “anche attraverso il riconoscimento della figura dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio”.
Una protezione dagli “effetti dell’abbandono delle attività agricole nonchè dello svuotamento dei piccoli insediamenti urbani e dei centri rurali e dal rischio idrogeologico”. Tra i compiti dell’agricoltore prevista anche la “custodia della biodiversità rurale intesa come conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali” inoltre il contrasto “all’abbandono delle attività agricole, al dissesto idrogeologico e al consumo del suolo”. Regioni e Province Autonome potranno “promuovere la diffusione della figura dell’agricoltore custode anche attraverso progetti e protocolli d’intesa”. Gli enti locali possono anche “prevedere il riconoscimento di specifici criteri di premialità, inclusivi della riduzione dei tributi di rispettiva competenza nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato”. Degli “agricoltori-custodi” verranno stilati degli elenchi da istituire “nei Dipartimenti competenti in materia di agricoltura Regioni e Province Autonome”.
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