Arriva una novità per il regolamento degli imballaggi salutata positivamente dall’Italia, ad iniziare dalla Premier Giorgia Meloni al Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida, da Confagricoltura a Coldiretti. Ovvero, come atteso, l’approvazione del Regolamento Ue sugli imballaggi, che accoglie alcune delle richieste delle filiere ed esclude, tra le altre cose, il riuso delle bottiglie per il vino. Per la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “a Bruxelles c’è un’Italia che non si arrende a soluzioni che penalizzano la nostra industria, ma che è capace di continuare a negoziare fino alla fine in maniera decisa, facendo valere la bontà dei propri argomenti, valorizzando le nostre eccellenze e riuscendo a modificare sostanzialmente il risultato finale”. Confagricoltura ha preso atto “della posizione espressa dal Coreper sull’accordo provvisorio che era stato raggiunto nei giorni scorsi sul Regolamento imballaggi e che contiene importanti miglioramenti rispetto alla proposta originaria della Commissione, grazie al lavoro degli europarlamentari e del Governo, in linea con quanto evidenziato da Confagricoltura”. Ma “confermiamo, tuttavia, le criticità per il comparto ortofrutticolo, in particolare per la quarta gamma, relativamente all’utilizzo di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg. Le norme per la definizione delle regole nazionali dovranno essere definite entro due anni dall’entrata in vigore del provvedimento: in questo modo si creano le condizioni di ulteriori incertezze per le imprese agricole che dovranno adeguarsi. La Confagricoltura ribadisce che la posizione migliore per il settore era quella già votata dall’Europarlamento, che si era espresso contro il divieto di utilizzo di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca sotto 1,5 Kg, confermando l’esclusione del vino e degli spumanti, del latte e dei vasi dai target di riuso imposti nella proposta originale della Commissione europea, e con il riconoscimento della reciprocità delle regole nei confronti dei Paesi terzi”.
“L’applicazione del principio di reciprocità nella direttiva imballaggi è una vittoria della filiera agroalimentare italiana e del gioco di squadra messo in campo, oltre che un segnale importante per estendere a tutti livelli il concetto che tutte le merci che entrano nella Ue devono rispettare le stesse regole a cui sono sottoposti i produttori europei”, afferma la Coldiretti, con il voto del Consiglio, che ha superato le riserve espresse dalla Commissione. “Un ringraziamento va al Governo, al Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, ai relatori del Parlamento Europeo Salvatore De Meo, Massimiliano Salini e Patrizia Toia ed a tutti gli europarlamentari italiani che hanno contribuito al risultato”.
L’accordo raggiunto, all’unanimità, tra gli Stati membri salvaguarda - spiega Coldiretti - il principio di reciprocità per gli imballaggi in plastica immessi nel mercato Ue, attraverso norme di equivalenza per la plastica riciclata. L’intesa raggiunta, pur non contenendo tutti gli aspetti positivi rispetto alla posizione del Parlamento Europeo, rappresenta un importante passo in avanti sulla proposta iniziale della Commissione che avrebbe avuto un effetto devastante sulle imprese agroalimentari italiane. Grazie al lavoro di Coldiretti e Filiera Italia sono stati evitati incomprensibili ed impraticabili decisioni come l’obbligo di riuso delle bottiglie di vino, spiriti e latte o come il divieto dei vasi per le piante dei nostri florovivaisti. In futuro bisognerà reintervenire per risolvere alcune criticità che persistono per il settore dell’ortofrutta in quanto mantenere in capo agli Stati membri la possibilità di concedere deroghe può frammentare il mercato europeo rendendolo complesso per chi esporta. Coldiretti e Filiera Italia hanno anche lavorato per favorire l’utilizzo di bioplastiche totalmente biodegradabili e compostabili, che rappresentano un vero strumento di transizione ecologica di orgoglio italiano”.
Intanto, il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, è tornato sul tema delle etichette del vino: “grazie alle sollecitazione del Governo Meloni, la Commissione ha finalmente chiarito come la dicitura “ingredienti” sulle future etichette non debba essere tradotta, e che né gli Stati membri, né i distributori potranno chiedere di aggiungere la dicitura “informazioni nutrizionali” al codice QR apposto sul retro delle bottiglie”, ha detto Lollobrigida, esprimendo soddisfazione per la lettera giunta il 12 marzo dalla Commissione europea ai membri della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo.
“Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste”, ha sottolineato il Ministro Lollobrigida “si è attivato sin da subito per trovare una soluzione alle criticità che avrebbe comportato l’introduzione della norma europea che prevedeva modifiche sulle etichette dei vini. Dopo serrati dialoghi con le associazioni vitivinicole e produttori, abbiamo sollevato la questione prima nell’Agrifish dell’11 dicembre 2023, dove abbiamo chiesto di avere certezze in materia di etichettatura dei vini di fronte a un’interpretazione della norma che risultava poco chiara e dannosa. Dopo un incontro con il Commissario Wojciechowski e il direttore Burtscher abbiamo ottenuto risposte scritte. Ringrazio i colleghi di tutti i gruppi politici che trasversalmente si sono attivati, in parallelo all’esecutivo, per raggiungere lo stesso obbiettivo. Il Governo Meloni, capofila in Europa in questa battaglia, ha smesso di subire decisioni imposte da altri, dannose e incomprensibili e salvaguardato i viticoltori italiani ed europei da scelte che avrebbero portato confusione e costi aggiuntivi”, ha concluso il Ministro.
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