Dall’isola dove i politici italiani Altiero Spinelli e Ernesto Rossi nel 1941 scrissero il primo documento per la promozione di un’unità europea, arriva a distanza di oltre 80 anni un nuovo manifesto: quello degli agricoltori, artigiani e pescatori per un’“Europa giusta nel Mediterraneo della Sovranità Alimentare”. Il progetto partirà il 4 giugno ed è stato promosso dal Coapi, il Coordinamento di Agricoltori e Pescatori Italiani. Una nuova unione di intenti che rilancia le recenti rivendicazioni scaturite dalla mobilitazione degli agricoltori sulla Pac.
L’esperienza stessa del Coapi nasce da un’analisi sulle problematiche odierne dell’agricoltura e della pesca, colpite dai mutamenti climatici e dalle crisi di mercato legate non solo alla guerra, ma anche per la concentrazione della domanda in poche mani e la crescita dei costi di produzione.
“L’Europa ha deciso di rinunciare alla sua agricoltura contadina ed alla sua pesca artigianale - si legge nel comunicato stampa del Coordinamento - con scelte che hanno avvantaggiato la rendita, la speculazione finanziaria e le concentrazioni commerciali e industriali”. A pagare il prezzo del disimpegno è stata l’agricoltura dell’intera Ue: il numero delle aziende è passato dai 15 milioni del 2003 ai 9 milioni di oggi, con l’agricoltura e la pesca mediterranea che hanno subito i danni maggiori.
Pertanto, “in un momento in cui è aperto il dibattito sul futuro dell’Europa - prosegue Coapi - è decisivo riportare nel Mediterraneo il centro delle scelte di politica agricola e della pesca per ridare dignità e futuro al diritto dei cittadini per un cibo giusto e ad un agroalimentare produttivo degno, diversificato, sostenibile e garante dell’equilibrio territoriale”.
E ancora: “La critica al modello di sviluppo, con la redazione del “Nuovo Manifesto di Ventotene per un’Europa Giusta nel Mediterraneo della Sovranità Alimentare” intende mettere a punto un percorso per rimettere al centro del dibattito pubblico il tema del futuro del nostro agroalimentare, coniugando il diritto delle imprese al reddito, quello dei lavoratori al salario ed alla dignità del lavoro, quello dei cittadini ad un cibo e a dei territori sani, tutelati e garantiti”.
Il “nuovo manifesto” rientra tra le tappe della “Campagna dei 99 giorni”, il percorso intrapreso da Coapi il 5 aprile e che andrà avanti fino al 13 luglio con 8 giornate di mobilitazione in tutta Italia per dibattere sui temi dell’agroalimentare.
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