Una delegazione speciale, partita da Modena e arrivata fino all’Onu: l’associazione Tortellante, laboratorio terapeutico-abilitativo di Modena dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a fare la pasta fresca a mano tramite l’insegnamento di nonne e nonni custodi della tradizione culinaria (supportata dallo chef stellato Massimo Bottura insieme alla moglie Lara Gilmore), è volata a New York per partecipare alla Conferenza annuale n. 17 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Erika Coppelli, presidente e fondatrice del Tortellante, nonché madre di uno dei ragazzi dell’associazione - invitata all’evento dal Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli - non solo ha raccontato il progetto, ma ha portato i tortellini creati dai ragazzi, facendoli assaggiare ai Ministri e alle delegazioni presenti. Con Tortellante erano presenti altre associazioni che si occupano di cucina e disabilità, come Breakcotto, Luna Blu e PizzaAut.
Il progetto Tortellante è nato nel 2016 e nel giro di pochi anni è diventato un programma di promozione sociale che accoglie oltre quaranta ragazzi e nonne e nonni volontari, unendo due fragilità. Dalle valutazioni qualitative e quantitative realizzate durante il percorso è emerso che i ragazzi hanno potenziato la propria immagine di sé, aumentato l’autonomia ed incrementato diversi aspetti critici, come lavorare in team, rispettare le regole e gestire i tempi di attesa, migliorando notevolmente le proprie capacità cognitive e comportamentali. Nell’edizione di quest’anno della Conferenza, la delegazione italiana ha organizzato un Side Event, sostenuto dal Ministro Locatelli, dal titolo “Inclusione: la valorizzazione dei talenti e delle competenze nella cucina italiana”.
“Ringrazio il Ministro Locatelli per tutto il lavoro svolto e per averci permesso di essere qui oggi. Investire nel valore dell'inclusione significa rispondere al vuoto assistenziale ed educativo che vivono i ragazzi nello spettro autistico una volta usciti dal contesto “protetto” del sistema scolastico - ha dichiarato Erika Coppelli, presidente di Tortellante - nel nostro progetto giovani e anziani si incontrano in un laboratorio di vita reale e una scuola di autonomia che, attraverso varie attività formative e abilitative, allena alla vita indipendente, prepara al futuro e al famoso e spaventoso “dopo di noi”. Siamo orgogliosi di quanto facciamo ogni giorno insieme ai ragazzi e siamo onorati di presenziare oggi per condividere la nostra esperienza, sperando di essere motivo di ispirazione per altri Paesi e realtà”.
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