Distese di vigneti a perdita d’occhio, e splendide piante di rose a punteggiare l’inizio di ogni filare: un’immagine tanto suggestiva quanto comune. Ma forse, esperti a parte, non tutti sanno che le rose nelle vigne non hanno solo un puro scopo decorativo, ma nascondono una storia affascinante, che risale ai tempi successivi alla scoperta delle Americhe e all’inizio dei traffici commerciali di materiale vegetale, come le viti americane, e alla comparsa delle malattie della vite importate dal Nord America, come spiega la cantina Vite Colte, in Piemonte.
Intanto le rose nel passato avevano una funzione pratica: in un’epoca in cui la meccanizzazione era ancora lontana, i vigneti venivano lavorati con la forza degli animali, e cavalli e buoi trainavano aratri leggeri per gestire il terreno e le erbe infestanti. Tuttavia, durante le manovre nei vigneti, spesso gli animali potevano abbattere un palo o una vite, causando perdite produttive significative per i viticoltori. Da qui l’idea di piantare rose in testa ai filari: le spine fungevano da avvertimento per gli animali, che imparavano a girare più larghi, proteggendo così le viti e i pali.
Ma la funzione principale delle piante di rose era quella di fungere da “spia” delle malattie della vite. Con il crescere dei traffici marittimi e la velocità dei trasporti, si persero i periodi di quarantena che permettevano di sanificare le piante importate. Questo portò all’introduzione di numerose malattie, tra cui la peronospora e l’oidio, funghi dannosi per la vite. Le rose, essendo molto più sensibili della vite a queste malattie, pur non essendo colpite dallo stesso fungo che attacca la vite, divennero preziosi allarmi. La loro vicinanza ai vigneti permetteva agli agricoltori di individuare tempestivamente la presenza di oidio e prendere le necessarie misure di prevenzione.
Oggi, le rose non sono solo una bellezza paesaggistica che impreziosisce i nostri vigneti, ma continuano a svolgere un ruolo importante come sentinelle contro le malattie. Sebbene non si utilizzino più cavalli e buoi per lavorare i vigneti, le rose rimangono una presenza cara, simbolo di un passato ricco di tradizione e saggezza.
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