Dalle Langhe “letterarie” di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, al Viale dei Cipressi di Bolgheri reso immortale da Giosuè Carducci, dai vigneti del Collio, fronte italiano della Grande Guerra raccontata da Ernest Hemingway, alla Valpolicella, dove anche il Sommo Poeta Dante trovò conforto nell’esilio, in cui compose la “Divina Commedia” (dove l’unico vino chiamato per nome è la Vernaccia di San Gimignano), dalle atmosfere magiche ed oniriche della Romagna di Federico Fellini, al “Bacco in Toscana”, il componimento buffonesco di Francesco Redi fonte importante per la storia dell’enologia toscana, dall’Umbria, dove la “rinascita” del vino parte da San Francesco, al Conero, amata patria di Giacomo Leopardi, dalla Costa dei Trabocchi paragonati da Gabriele D’Annunzio a “ragni colossali”, alla “Campania Felix” di Plinio il Vecchio, dalla Sicilia del vino “una, nessuna e centomila” per dirla come Luigi Pirandello, alle memorabili descrizioni del “cibo comune” della sua Sardegna di Grazia Deledda. Tante volte, su WineNews, raccontiamo come i più grandi intellettuali di sempre, siano stati i primi a far conoscere anche le “bellezze” dei loro/nostri territori, tra cui la ricchezza dell’enogastronomia. E tra le più recenti uscite in libreria, c’è proprio il volume “Grazia Deledda e il cibo. Da Omero ai giorni nostri”, in cui Giovanni Fancello e Sara Chessa indagano la sterminata produzione letteraria dell’unica scrittrice italiana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura (nel 1926, e seconda donna al mondo) in cerca di parole dedicate alle ricette della memoria della tradizione sarda, tra ghiande arrostite nella cenere calda e maccheroni fatti in casa con pesto di noci, dagli spiedi di maialino col lardo fuso alle seadas di formaggio fritte con il miele.
Le vicende “culinarie” presenti nella vasta produzione letteraria di Grazia Deledda raccontate nel volume dalla coppia di autori (Arkadia Editore, giugno 2024, pp. 256, prezzo di copertina 20 euro) sono una vera e propria carrellata di piatti, ricette, aneddoti e tanta storia che ricostruiscono, passo dopo passo, le vicende gastronomiche della Sardegna partendo dagli albori per giungere ai giorni nostri. Con un occhio di riguardo, ovviamente, a quella che fu la “contaminazione” dei cibi e del mondo della produzione agricola o dell’allevamento, nei libri di una delle più grandi scrittrici della storia. Un viaggio singolare tra letteratura e gastronomia, tra curiosità poco conosciute e tavole imbandite, tra materie prime ed eccellenze, il tutto condito con un continuo confronto con l’opera di Grazia Deledda.
Dai grandi classici firmati da eruditi del passato come il marchigiano Andrea Bacci e dai maestri del giornalismo enogastronomico italiano come Mario Soldati e Luigi Veronelli, che non ci stancheremo mai di leggere e rileggere perché, le loro pagine, insegnamenti, articoli, sceneggiature, resoconti di viaggio ed appunti di degustazione, sul vino e il cibo, sui loro territori e sui loro produttori, non fanno che attualizzarsi ad ogni epoca, ai best-sellers di cui la letteratura wine & food è sempre più ricca, riuscendo con i suoi mille romanzi, saggi, gialli e storie d’avventura - e chi più ne ha ne metta - ad appassionare ancora di più le persone al mondo del cibo e del vino, dalle ultime uscite che ci vengono segnalate ed inviate in redazione dagli stessi autori (spesso anche vignerons ed artigiani del gusto) e dalle piccole e grandi case editrici, alle rarità che ci incuriosiscono in libreria o che “scoviamo” nelle aste e dagli antiquari di libri antichi, sono titoli per tutti i lettori, oltre che per tutti i gusti, i volumi recensiti su WineNews, una vera e propria “biblioteca enogastronomica” da sfogliare, magari nel relax delle vacanze.
E di vino, cucina e letteratura, tratta anche “La letteratura in cucina. Ricette per chi ama leggere e mangiare bene”, un volume di ricette letterarie scritto da Giulia Ceirano e illustrato da Lida Ziruffo (Edizioni hoppípolla - cultura indipendente per corrispondenza, ottobre 2023, pp. 148, prezzo di copertina 25 euro), nel quale ogni capitolo si apre con la citazione del libro che contiene la prelibatezza in questione, cui seguono alcune note sul romanzo e sull’autore o autrice, e piccole curiosità letterarie e/o culinarie sia per bibliofili che per amanti della buona cucina, e si chiude con la ricetta vera e propria. Come si preparano i muffin al limone che aspettavano l’arrivo di Daisy nella dispensa del “Grande Gatsby”? Quali sono gli ingredienti del timballo di grano saraceno del dottor Živago? Cos’erano le madeleine prima di diventare il dolce di Marcel Proust? E il clam chowder prima di diventare la zuppa di vongole più amata di tutti i mari nelle pagine di “Moby Dick”? A rispondere a tutte queste domande sono 30 ricette, tutte ispirate ai più grandi romanzi della letteratura classica e contemporanea. Antipasti, primi e secondi piatti, dolci e accompagnamenti, ovvero tutto quello che serve per una cena letteraria capace di incontrare proprio tutti i gusti, di palato e di lettura, s’intende.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024