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GIORNATA DELL’ALIMENTAZIONE

Nelle case italiane si buttano 1,8 miliardi di kg di cibo, nel mondo 733 milioni soffrono la fame

Il decalogo antispreco di Campagna Amica. Coldiretti: frutta e verdura le più gettate. Confagricoltura e Lollobrigida: “investire in innovazione”
CAMPAGNA AMICA, Coldiretti, Confagricoltura, FAME, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE, INNOVAZIONE, LOTTA ALLO SPRECO, SPRECO DI CIBO, WORLD FOOD DAY, Non Solo Vino
Limitare lo spreco di cibo è un dovere morale

Preparare una lista precisa della spesa prima di recarsi al supermercato, privilegiando gli acquisti dal contadino a km zero, controllare le scadenze e anche le differenti disposizioni dei prodotti una volta inseriti nel frigorifero, operare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo seguendo anche la stagionalità dei prodotti e sfruttare gli avanzi per cucinare nuove e vecchie ricette. Sono solo alcuni dei consigli di Campagna Amica nel suo decalogo antispreco, redatto insieme a Coldiretti, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, promossa dalla Fao, oggi, 16 ottobre, e dedicata al diritto al cibo.
Perché, mentre nel mondo, secondo l’agenzia dell’Onu, oggi soffrono di fame 733 milioni di persone, contemporaneamente, solo nelle case italiane vengono gettati nella spazzatura 1,8 miliardi di kg di cibo, stando ad un’elaborazione dati di “Waste Watcher” 2024, con pesanti riflessi sull’ambiente e sull’economia, oltre che dal punto di vista etico, viste e considerate le difficoltà di molte famiglie, italiane e non, a garantirsi un’alimentazione adeguata. Frutta e verdura sono le due categorie di cibo che più frequentemente finiscono nella pattumiera, spesso perché provenienti da lunghe distanze, con il risultato di andare a male poco dopo essere state acquistate. Al contrario, le vendite dirette con gli acquisti a km 0 tagliano del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali secondo l’Ispra. Il fenomeno dello spreco nelle case incide per oltre la metà sul totale del valore del cibo gettato, con le abitazioni che rappresentano la prima voce davanti alla grande distribuzione all’industria e alle campagne.
“Il problema dell’accesso al cibo in un momento storico complesso come questo, legato alle guerre e ai mutamenti climatici, deve far tornare al centro dell’economia mondiale l’agricoltura, considerata non a caso “settore primario” e che nel 2050 dovrà sfamare 10 miliardi di persone”, è il monito di Confagricoltura che sottolinea come sia necessario investire in innovazione per consentire alle imprese di produrre cibo a sufficienza e di qualità, preservando al tempo stesso le risorse naturali e la salute del suolo. Secondo la confederazione, utilizzare tecniche agricole avanzate migliora la resa e riduce le perdite durante la raccolta: “occorre applicare un processo di economia circolare a favore del settore, con misure in grado di valorizzare il riuso degli scarti vegetali e dei sottoprodotti di origine animale per la produzione di energia, o per la produzione di compost e fertilizzanti naturali”. Confagricoltura ribadisce la volontà di promuovere e supportare le imprese in questo processo, ma che per fare tutto è necessario anche l’aiuto dello Stato: “servono risorse finanziarie adeguate che incentivino il processo di questa trasformazione, a supporto degli importanti investimenti sostenuti dagli imprenditori agricoli”.
Sul tema è intervenuto anche il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: “il cibo è un elemento essenziale per la vita e un diritto fondamentale per tutti - ha detto - oggi è urgente trovare soluzioni rapide, garantire la sicurezza alimentare e preservare le risorse naturali, migliorando l’efficienza e la resilienza dei sistemi. Il tema della sovranità alimentare è centrale: non significa chiudere i mercati, ma consentire alle Nazioni di scegliere il proprio sistema produttivo e alimentare, garantendo catene di approvvigionamento sicure”. Il Ministro ha ribadito l’importanza di mantenere mercati agricoli internazionali aperti e regolati per assicurare equità, trasparenza e un’adeguata remunerazione agli agricoltori, valorizzando le produzioni locali: “è necessario proteggere il reddito degli agricoltori, in particolare delle piccole imprese, dalla concorrenza sleale, incentivarli come custodi del territorio”. Sulla scia di quanto già affermato da Confagricoltura, Lollobrigida ha evidenziato come sia necessario continuare a promuovere l’uso di pratiche agricole sostenibili, investire in tecnologie innovative per ridurre l’impatto ambientale, ottimizzare l’uso dell’acqua e favorire l’occupazione giovanile e femminile, con pari diritti e opportunità.

Focus - Il decalogo antispreco by Campagna Amica
- Fai la lista della spesa
- Procedi con acquisti ridotti e ripetuti nel tempo
- Preferisci le produzioni locali e compra nei mercati a km zero
- Acquista seguendo la stagionalità dei prodotti
- Prendi la frutta con il giusto grado di maturazione
- Separa le diverse varietà di frutta e verdura
- Non tenere insieme i cibi che consumi in tempi diversi
- Controlla sempre l’etichetta
- Chiedi la doggy bag al ristorante per consumare a casa gli avanzi
- Cucina con gli avanzi ricette antispreco

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