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LA LEGGE DI BILANCIO 2025

Agricoltura in manovra, 3 milioni per tre anni per l’editing genomico e la Banca dati zootecnica

Tra misure fiscali e pensioni, spazio anche al settore agricolo. E il Ministero si impegna per agevolare il credito d’imposta alle imprese del Sud
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Le misure a sostegno dell’agricoltura nella Legge di Bilancio 2025

Il testo della Legge di Bilancio è stata firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ora è stato depositato alla Camera. Contiene 144 articoli, che comprendono le misure fiscali (oltre la metà delle spese previste dalla manovra, 17 miliardi di euro, su un totale complessivo di 28,5 miliardi), come il taglio del cuneo e il riordino delle detrazioni, le norme sulle pensioni e quelle sulla revisione della spesa con il termine ultimo per presentare gli eventuali emendamenti da parte del Parlamento che è previsto per l’8-10 novembre.
Tra i punti chiave il nuovo meccanismo per rafforzare le busta paga dei dipendenti con un bonus fino a 20.000 euro e un meccanismo fiscale a decalage fino a 40.000 euro. Presente anche una stretta sulle detrazioni per chi ha un reddito oltre i 75.000 euro con quoziente familiare, un tetto ai compensi per gli enti alle risorse per i contratti pubblici, un’estrazione aggiuntiva per il Superenalotto e il restyling dei bonus edilizi. Poi gli interventi che riguardano le pensioni, vengono prorogate Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna e vengono aumentate le minime che dal 2025 saliranno del 2,2% a 617,9 euro (adesso sono a 614,77 euro). Stanziati anche 1,3 miliardi di euro per la sanità con risorse per i contratti e la promessa di nuove assunzioni a partire dal 2026.
In manovra sono previste anche misure in materia di agricoltura. Innanzitutto, per poter “dare corretta attuazione alle procedure unionali in materia di agevolazioni fiscali”, il Ministero dell’Agricoltura si impegna ad autorizzare, qualora lo ritenga necessario, ad adempiere agli obblighi di registrazione per quanto riguarda l’agevolazione del credito di imposta per gli investimenti nel settore agricolo nel Mezzogiorno. C’è poi un contributo di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026, 2027 che viene concesso al Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, “al fine di proseguire nelle attività di ricerca finalizzate alle sperimentazioni mediante tecniche di editing genomico a fini sperimentali e scientifici”. Inoltre è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 per la prosecuzione del Progetto Leo, Livestock e Environment Opendata: l’obiettivo è continuare a lavorare alla realizzazione della Banca dati unica zootecnica (Bdzu) per immagazzinare tutte le informazioni relative al patrimonio zootecnico nazionale e per assicurare, si legge nel testo, “la disponibilità, senza soluzione di continuità ed in forma digitale ed organizzata, dei dati di natura produttiva e riproduttiva, riconducibili all’ambito identificativo, di benessere animale, qualitativo, fisiologico e sanitario”.

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